L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Negli uffici pubblici di Amburgo non si useranno più le capsule monouso del caffè
Stretta sui prodotti monouso e svolta ecologista dell’amministrazione pubblica di Amburgo, che dice di no all’economia usa e getta. Da noi però le capsule si riciclano.
Riduzione dei rifiuti e dei prodotti usa e getta. Addio quindi alle capsule di caffè monouso, alla bottiglie di plastica per acqua e birra, ai prodotti contenenti cloro, ai deodoranti, ai piatti e alle posate di plastica. Sono le disposizioni del nuovo documento di 150 pagine denominato Guida al Green Procurement, che contiene le linee guida da adottare in tutti gli uffici pubblici, per rendere la pubblica amministrazione più sostenibile. Tra questi ci sono appunto alcuni prodotti che non potranno più essere acquistati con i soldi pubblici.
La direttiva vuole la messa al bando di tutti quei beni che effettivamente hanno un certo impatto ambientale e causano un’eccessiva produzione di rifiuti. Tra i colpevoli anche le capsule monouso per il caffè espresso, molto utilizzate anche in uffici e luoghi pubblici. “Queste porzioni monouso causano un’inutile consumo di risorse e produzione di rifiuti, e spesso contengono alluminio inquinante”, si legge nel testo della guida, come riportato dall’Independent.
Una decisa svolta ecologista quella dell’amministrazione di Amburgo, seconda città tedesca per popolazione e una delle più green d’Europa, sia per quanto riguarda la mobilità che l’energia.
Le capsule del caffè si possono riciclare
Ad essere precisi, per rispondere alla necessità di ridurre la produzione di rifiuti e l’eccessivo uso di risorse, una delle aziende produttrici più conosciute – sì, la Nespresso – ha da tempo avviato, almeno nel nostro Paese, un programma di riciclo delle capsule. Sono attivi 44 punti di raccolta in tutta Italia che permette ai clienti di partecipare al programma Ecolaboration, garantendo la raccolta e il recupero dell’alluminio e dei residui di caffè, trasformati in compost per la coltivazione di riso. Fino al 2014 sono state 775 le tonnellate di capsule usate, conferite dai cittadini e avviate a riciclo.
Non solo. Lavazza poco tempo fa ha fatto anche di più e grazie alla collaborazione con un’altra azienda italiana, la Novamont, ha immesso nel mercato una nuova capsula, realizzata in MaterBi, polimero di origine vegetale che a fine vita non diventerà rifiuto, ma compost. Lo si può infatti buttare nella frazione organica dei rifiuti.
Le soluzioni ci sono, sta a noi scegliere quella che più riteniamo etica, ecologica, comoda. Senza scordare che c’è ancora chi preferisce la moka.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.