
Sarà premiato il 19 aprile a Roma il vincitore della decima edizione di Obiettivo Terra, il concorso fotografico che promuove le aree protette del nostro paese.
Sarà premiato il 19 aprile a Roma il vincitore della decima edizione di Obiettivo Terra, il concorso fotografico che promuove le aree protette del nostro paese.
Una fotografia può contribuire a salvaguardare parchi e aree marine protette? Sì secondo Fondazione Univerde e Società geografica italiana onlus che organizzano, per il decimo anno consecutivo, Obiettivo Terra, il concorso di fotografia geografico ambientale più noto e importante d’Italia.
Il contest nasce per promuovere le nostre aree verdi in occasione della Giornata mondiale della
Terra, che si svolge ogni anno il 22 aprile dal 1970. La foto vincitrice sarà premiata il prossimo 19 aprile a Roma, durante una cerimonia a Villa Celimontana.
Sono stati centinaia i fotografi che hanno accolto la sfida di immortalare paesaggi, borghi, campi, spiagge e tratti di mare, per valorizzare ed esaltare le bellezze ambientali e storico-culturali dei nostri parchi nazionali, regionali, interregionali e delle aree marine protette del paese che ha il più alto tasso di biodiversità in Europa. Come sempre, le trenta fotografie finaliste sulle 1.181 ammesse al concorso sono state giudicate da una giuria di esponenti del mondo ambientalista, delle istituzioni, delle associazioni e della stampa, supportata dal documentarista e naturalista Emanuele Coppola.
Il vincitore della decima edizione di Obiettivo Terra è Rosario Scariati, con uno scatto che ritrae due cavallucci marini, nelle acque dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, stretti in un affascinante abbraccio a forma di cuore. Con questo fortunato scatto, il vincitore si è aggiudicato, oltre al primo premio di mille euro, per la prima volta nella storia del concorso attribuito a una foto subacquea, anche la Menzione speciale “Obiettivo Mare”, in collaborazione con l’associazione ambientalista
Marevivo.
Scariati vedrà anche la propria foto esposta in gigantografia, in Piazza Barberini, a Roma e utilizzata come copertina del catalogo dedicato alle immagini più belle dell’edizione 2019.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ha sottolineato: “C’è
bisogno di aprire un nuovo ciclo, per vincere le sfide del nostro tempo, e la foto dei cavallucci marini, vincitrice, di questa edizione del concorso, è un messaggio concreto a intraprendere azioni immediate a difesa del nostro polmone blu insieme al polmone verde del Pianeta. Combattere l’inquinamento marino, salvaguardare le specie animali e vegetali, ma soprattutto la lotta contro la dispersione di macro e micro plastiche a mare, anche con leggi ad hoc, sono obiettivi che devono qualificare sempre più la politica, la coscienza civica e l’educazione in materia ambientale delle nuove generazioni”.
Tra le foto pubblicate e che saranno poi anche oggetto di mostre nazionali e internazionali, ci
saranno anche le immagini vincitrici delle menzioni Alberi e foreste, Animali, Area costiera, Fiumi e laghi, Paesaggio agricolo, Turismo sostenibile, oltre alle fotografie vincitrici delle menzioni speciali.
Quest’anno, infatti, verranno premiati anche i migliori scatti per le sezioni Borghi, in
collaborazione con l’associazione “I borghi più belli d’Italia“; Earth day, dedicata all’accessibilità e alla fruibilità dei parchi per le persone con disabilità e ridotta mobilità, in collaborazione con Fiaba onlus; Matera: capitale della cultura 2019; Obiettivo mare, dedicata alla fotografia subacquea, in collaborazione con Marevivo; Patrimonio geologico, in collaborazione con Società italiana di geologia ambientale – Sigea.
Nella X ed. del #concorso #fotografico #ObiettivoTerra2019 verrà assegnata la Menzione #EarthDay ?e un #premio speciale al #parco o all’area protetta che si sia distinta per favorire l’#accessibilità e la #fruibilità per le persone con #disabilità ?https://t.co/egtsdQHTEL pic.twitter.com/0MlOm4yLzO
— FIABA (@FiabaOnlus) 18 marzo 2019
Oltre ai premi ai partecipanti, quest’anno sono stati assegnati anche due premi speciali alle aree protette che si sono distinte per progetti virtuosi. All’Area Marina Protetta Capo Carbonara (Sardegna) è stato attribuito il premio, in collaborazione con Cobat, per aver favorito la transizione alla mobilità elettrica e sostenibile, con il progetto di percorso ciclopedonale solare, che consentirà, a una struttura ricettiva situata nelle vicinanze dell’area protetta, di soddisfare un terzo del proprio fabbisogno energetico attraverso energia prodotta da fonte rinnovabile, a chilometro zero. Al Parco Naturale Adamello Brenta (Trentino-Alto Adige/Südtirol) è stato invece attribuito il premio, in collaborazione con FIABA Onlus, per l’accessibilità e la fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità, con il progetto‚Un sentiero per tutti‛, realizzato nella piana di Nudole, a 1573 m. di altitudine, in Val di Daone.
Il 19 aprile, alle ore 9:45 sarà esposta la gigantografia della foto vincitrice in Piazza
Barberini, a Roma. La cerimonia di premiazione è invece prevista per le ore 11:00 alla Villa
Celimontana, via della Navicella 12.
Il concorso è promosso con la main partnership di Cobat, piattaforma di servizi per l’economia
circolare, e con la partnership tecnica di Bluarancio.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
Tracey Lund era in vacanza alle isole Shetland, a nord della Scozia, e ne ha approfittato per una sessione fotografica. “La fotocamera dslr presa a noleggio, nella custodia impermeabile, è stata collegata al sistema polecam e calata in acqua. Migliaia di sule erano nel cielo sopra di noi e poi hanno iniziato a tuffarsi in
La bellezza della natura delle volte può essere inspiegabile. Quando ci troviamo di fronte a paesaggi infiniti, boschi straordinari e creature incredibili rimaniamo senza parole. Per nostra fortuna c’è chi ha deciso di regalare queste meraviglie a tutti, dedicando la loro vita a questo scopo. Con i loro lavoro i fotografi naturalistici permettono a tutti
Non solo la bellezza degli habitat. Anche mostrare rifiuti e inquinamento serve a difendere il mare. parola di Pietro Formis, fotografo naturalista.
Fatta eccezione per esperti e appassionati, in pochi saprebbero descrivere un granchio a ferro di cavallo a tre spine. Il suo nome scientifico è Tachypleus tridentatus, è imparentato con ragni e scorpioni (più che con gli altri granchi) e vive nei fondali fangosi dell’Asia orientale, nei pressi delle foci dei fiumi. Questo artropode esiste da