“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di trasformare un rifiuto in qualcosa di meraviglioso”. L’intervista a Matteo Longo, direttore generale di Bioforcetech.
Le 10 migliori startup della Silicon Valley che potrebbero cambiare il mondo
Molti pensano che il modello che governa oggi l’economia mondiale sia sbagliato perché attribuisce un’attenzione eccessiva al capitale, a discapito dei lavoratori. Il denaro va in una sola direzione (verso i più ricchi) e la sua distribuzione è altamente sproporzionata. La sharing economy, o consumo collaborativo, è un termine usato oggi per descrivere gruppi di persone che
Molti pensano che il modello che governa oggi l’economia mondiale sia sbagliato perché attribuisce un’attenzione eccessiva al capitale, a discapito dei lavoratori. Il denaro va in una sola direzione (verso i più ricchi) e la sua distribuzione è altamente sproporzionata. La sharing economy, o consumo collaborativo, è un termine usato oggi per descrivere gruppi di persone che si associano per fornire, in modo indipendente e basilare, beni e servizi ad altre disposte a pagare per questi, normalmente attraverso un sito o una community online. I beni possono spaziare da macchine sottoutilizzate a una camera da affittare o un talento da offrire, e la credibilità di ognuno, costruita online grazie alle recensioni degli utenti, è la fonte di business.
Cos’è la sharing economy
La sharing economy è una delle aree principali dove prosperano nuove idee, soprattutto in quei contesti dove i governi non riescono a garantire crescita e sviluppo. Sviluppo che dovrebbe essere sostenibile, portare al benessere economico delle persone e offrire soluzioni eque per i problemi che dovranno affrontare le generazioni future. Infatti, la San Francisco Bay Area, negli Stati Uniti, è stata invasa da un’esplosione di startup che hanno come obiettivo non solo i profitti ma anche migliorare il pianeta e i suoi abitanti. Alcune di queste cercano di contrastare i cambiamenti climatici, altre di ridurre il numero di discariche di rifiuti. Ecco alcune delle idee più promettenti.
Cibo
Bitty Foods è una startup specializzata in biscotti e muffin ad alto contenuto proteico senza glutine, prodotti con farina di grillo. Si prevede che entro il 2050 il mondo sarà popolato da due miliardi di persone in più e, di conseguenza, non avremo abbastanza proteine per soddisfare i bisogni alimentari di tutti. In un rapporto del 2013 intitolato Edible insects (insetti commestibili), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) invita le persone a mangiare insetti per combattere la fame nel mondo, per promuovere un’alimentazione corretta e limitare le emissioni di gas serra. L’Onu stima che se gli insetti diventassero un componente della dieta in tutto il mondo, si potrebbe diminuire la CO2 di almeno un quinto e il costo del cibo di più di un terzo rispetto a oggi. A differenza della maggior parte delle fonti di proteine, la farina di grillo è altamente sostenibile: necessita solo tre litri d’acqua rispetto ai 15mila litri per la produzione di un chilo di carne, è senza glutine ed è priva di zuccheri lavorati, non contiene latticini, risultando facilmente digeribile. La sfida è rendere accettabile il consumo di insetti in quelle culture dove ancora sono un tabù.
Impossible Foods ha l’obiettivo di convincere i consumatori a mangiare hamburger vegetali che hanno lo stesso sapore di quelli di carne (mantenendo persino la stessa succulenza), producendo cibi senza ormoni, colesterolo e antibiotici. Anche altre startup della Silicon Valley, quali Beyond Meat e Hampton Creek, credono che allevare gli animali per la nostra alimentazione non sia una pratica necessaria, al contrario distruttiva e inefficiente. Infatti, anche loro stanno lavorando per trovare sostituti vegetali alla carne, ai formaggi e ai latticini. Patrick Brown, amministratore delegato di Impossible Foods, afferma che la sua azienda riuscirà a produrre tutti i cibi che attualmente derivano da animali direttamente dalle piante.
Ambiente
PulpWorks produce imballaggi sicuri e non tossici, come il cartone delle uova, utilizzando la cellulosa, i rifiuti e addirittura gli scarti agricoli derivati da canna da zucchero e riso. Di recente, l’azienda ha aggiunto colori e fantasie ai suoi imballaggi alternativi, sicuri e riciclabili. L’azienda crede fortemente che ogni azione delle persone possa influire sul modo in cui le grandi aziende producono e impacchettano i propri prodotti.
Le serre dotate di luci Led sono tra le ultime tecnologie sviluppate per contrastare problemi come il consumo di suolo e l’uso eccessivo dell’acqua in agricoltura. EcopiaFarms sta facendo da apripista nella baia di San Francisco. I suoi due fondatori sono scienziati rinomati che, prima di avventurarsi nel settore agricolo, hanno studiato a fondo le risorse naturali della Terra. La loro tecnica prevede la coltivazione di 70 tipi di prodotti agricoli in un ambiente a 22 gradi centigradi per poi rifornire i principali ristoranti della zona. Il gusto dei prodotti, controllato giornalmente, è l’aspetto cruciale del loro business. Per questo lavorano anche con chef locali e i loro prodotti vengono venduti nei mercati agricoli locali.
Energia
Oroeco è un’applicazione che calcola l’impronta ecologica di una persona, la confronta con quella dei suoi vicini e consiglia come ridurla. Ad esempio, un utente può monitorare i suoi consumi di carne, di plastica o di altre risorse e materiali, ricevendo dei riconoscimenti nel caso in cui riuscisse a ridurli. Tra i premi si può persino ricevere il sistema di riscaldamento intelligente Nest Thermostat. Oroeco cerca di contrastare gli sprechi agendo sul comportamento, incoraggiando la creazione di un circolo virtuoso invece di limitarsi a biasimare le abitudini negative.
Mobilità
Rideleap è un nuovo modo di interpretare il tragitto casa-lavoro. I trasporti pubblici di San Francisco sono tutt’altro che veloci durante le ore di punta e arrivare al lavoro può diventare un incubo. Con Rideleap si può salire su qualsiasi autobus seguendo il suo percorso in tempo reale e pagare il biglietto. Gli autobus sono alimentati a metano, sono sicuri, puliti, convenienti e aiutano a diminuire il numero di auto in strada e, quindi, ridurre il traffico. Si può anche comprare prodotti biologici a bordo.
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Getaround è una startup di car sharing che permette a chi possiede un’auto di metterla a disposizione di persone preselezionate per un periodo di tempo per un periodo limitato di tempo. L’assicurazione è inclusa e sia il proprietario che chi la prende a noleggio usano l’auto solo se è davvero necessario, rendendo gli spostamenti più efficienti.
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Salute
L’obiettivo di Augmedix Solution è liberare il medico dalla noiosa pratica di inserimento dati nelle cartelle cliniche elettroniche. Utilizzando i Google Glasses, tutti i dati raccolti durante la visita vengono inseriti automaticamente da Augmentix, consentendo al dottore di dedicare tutto il suo tempo alla cura del paziente.
Istruzione
Udemy è una piattaforma per l’apprendimento online. A differenza dei programmi Mooc (Massive open online courses) promossi dalle attività tradizionali dei corsi accademici, Udemy fornisce a esperti di ogni genere una piattaforma per creare dei corsi disponibili on-demand così che gli studenti possano imparare quando vogliono, dove vogliono.
Spazio
Molte nuove aziende della Silicon Valley stanno cercando di esplorare lo spazio, un’attività da sempre dominata dai governi nazionali e dai giganti dell’aeronautica come Boeing. Planet lab ha lanciato in orbita decine di satelliti di piccole dimensioni e a basso costo. Una volta connessi, saranno in grado di fornire un flusso costante di immagini che mostrano ciò che succede sulla Terra. L’azienda è stata fondata nel 2010 da un gruppo di ingegneri della Nasa, scoraggiati dal fatto che i progetti nello spazio finanziati dal governo venivano completati in tempi lunghissimi. Le applicazioni potrebbero essere diverse e molteplici, dal momento che viene creato un database open source che può essere utilizzato per tenere traccia in tempo reale dei cambiamenti della Terra. Questi dati possono essere acquistati da associazioni ambientaliste che vogliono monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici, essere utilizzati nell’agricoltura di precisione, come risposta ai disastri naturali, o per monitorare il livello del mare e la desertificazione.
Avranno successo?
Magari non tutte queste idee avranno successo, ma meritano attenzione. Tutte le startup hanno un forte bisogno di fondi per avere successo e continuare a lavorare nel campo della ricerca e dell’innovazione. Ecco perché idee e aziende apparentemente geniali e di successo rischiano di fallire per mancanza di soldi.
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