In Turchia i cani randagi dovranno essere tolti dalle strade, con la possibilità di ricorrere all’eutanasia per quelli malati o pericolosi.
Nel paese di Agira chi adotta un randagio non paga la Tari
Il piccolo comune siciliano ha approvato il provvedimento che prevede il rimborso della tassa sui rifiuti per chi adotta un cane dal canile.
In Italia sono oltre 200mila i cani rinchiusi nei canili, questo fenomeno, oltre a generare sofferenze negli animali, rappresenta un grande costo per il Paese, per ogni cane rinchiuso il comune di appartenenza spende infatti dai trecento ai mille euro l’anno. Per ridurre questi costi e contrastare il fenomeno sempre più comuni italiani stanno adottando varie iniziative per incentivare le adozioni.
A Perugia, ad esempio, è stato lanciato lo scorso anno il progetto “Adotta un nonno”, l’iniziativa prevede un’agevolazione di carattere economico: chi adotta un cane di almeno sei anni, potrà contare sull’assistenza veterinaria gratuita da parte dell’Enpa per tutta la vita dell’animale. Il comune di Bisceglie ha invece deciso lo scorso marzo di scontare le tasse comunali fino al 70 per cento a chi adotterà un cane in canile.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo arriva da Agira, piccolo comune siciliano della provincia di Enna. Il consiglio comunale presieduto dal sindaco Maria Greco ha approvato all’unanimità un provvedimento che prevede un contributo per chiunque decida di adottare un cane randagio catturato sul territorio comunale.
In base al provvedimento, attivo dal 6 aprile scorso, il comune restituirà agli adottanti una cifra pari a quella versata dai cittadini per il tributo Tari. Sono previsti tre indennizzi differenti a seconda della taglia dell’animale adottato, i risarcimenti non potranno superare i 400 euro per i cani di piccola taglia, i 450 euro per quelli di taglia media e i 500 euro per gli animali di grande taglia.
Il comune richiede pochi requisiti necessari, bisogna essere maggiorenni, titolari di un tributo Tari e senza precedenti penali per reati di maltrattamenti ad animali. “Ci auguriamo che questa iniziativa abbia successo, il fine è quello di migliorare il benessere degli animali e di limitare i costi del randagismo a carico della collettività”, ha dichiarato il sindaco Maria Greco.
Sono state anche pensate alcune cautele per evitare che il cane possa venire adottato per mero interesse, il futuro proprietario avrà l’obbligo di registrare l’animale all’anagrafe canina e il cane diventerà di sua proprietà a tutti gli effetti, dovrà inoltre, come evidenziato dal provvedimento comunale, provvedere a tutte le vaccinazioni previste dalla legge. L’effettiva cura dell’animale sarà in seguito verificata da dipendenti dell’Asl locale che effettueranno controlli periodici.
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