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Bus e ambulanze hanno portato via da Aleppo est civili e ribelli per tutta la notte. In mattinata il nuovo stop. Accuse reciproche tra le parti.
Le operazioni di evacuazione di civili e ribelli dai quartieri orientali di Aleppo sono andate avanti nel corso dell’intera notte tra giovedì e venerdì, con bus e ambulanze che hanno fatto più volte il percorso stabilito dalla tregua. Ma sono state interrotte questa mattina attorno alle 11 ora locale (le 10 in Italia). Un responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che le proprie squadre presenti sul posto, assieme a quelle della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa hanno ricevuto l’ordine di lasciare l’area.
La televisione siriana ha attribuito la responsabilità al comportamento di alcuni “gruppi di terroristi che hanno tentato di portare via armi pesanti e ostaggi”. Un responsabile dei ribelli ha accusato invece i miliziani sciiti di aver attaccato un convoglio. E si parla anche di “manifestanti” che avrebbero bloccato il passaggio per reclamare l’evacuazione dei villaggi sciiti di Foua e Kefraya, prevista nel quadro degli accordi.
La situazione ad Aleppo appare dunque estremamente confusa, e le numerose dichiarazioni che si accavallano e si contraddicono continuamente non aiutano affatto a renderla più chiara. Elizabeth Hoff, rappresentante dell’Oms, ha spiegato di ritenere probabile che la sospensione dell’evacuazione sia “partita dai russi, visto che sorvegliano la zona”. Un portavoce della diplomazia turca ha però affermato che “l’evacuazione non è terminata”. Esattamente il contrario rispetto a quanto dichiarato poco prima da un portavoce dell’esercito russo. Mentre una fonte militare siriana ha fatto sapere che l’operazione “è sospesa” ma “non finita”.
Ciò che è sicuro, è che alla fine della mattinata, alcuni colpi di arma da fuoco ed una serie di esplosioni sono stati uditi a Ramoussa, quartiere attraverso il quale transitano i bus e le ambulanze che trasportano le persone evacuate. La Croce Rossa ha infatti confermato la sospensione delle operazioni di evacuazione, sollecitando “tutte le parti a far sì che essere riprendano al più presto”. La stessa organizzazione ha spiegato però che, per ora, “è difficile sapere esattamente quante persone abbiano lasciato Aleppo est”. Fonti russe parlano di 6.400 evacuati nelle ultime ventiquattro ore, tra i quali ci sarebbero circa tremila ribelli.
La Mezzaluna Rossa della Turchia ha fatto sapere che una cinquantina di feriti gravi è stata accolta alla frontiera di Cilvegozu, precisando però che “si tratta unicamente di civili”. Alcune ong stanno predisponendo un campo profughi con diecimila tende per le persone in arrivo da Aleppo.
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