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Francia, presidenziali 2017: vince Emmanuel Macron. I commenti
Ballottaggio presidenziali in Francia. Seggi chiusi: Emmanuel Macron avrebbe vinto secondo tutti gli exit poll. Segui la diretta della giornata e i risultati in tempo reale.
23:00 – Il discorso integrale del nuovo presidente della Francia Emmanuel Macron.
22:48 – I risultati reali, quando è stato scritunato il 79 per cento dei seggi, indicano Macron al 63,62 per cento e Le Pen al 36,38.
22:34 – Emmanuel Macron raggiunge l’Esplanade del Louvre, sulle note dell’Inno alla gioia di Beethoven. Attraversa da solo l’intera piazza, a fianco delle celebri piramidi che ospitano l’ingresso al museo. Solo una volta arrivato di fronte alla folla si lascia andare ad un sorriso: “Grazie amici! Grazie a voi di essere qui stasera. Di esservi battuti con coraggio in questi mesi, perché questa sera avete vinto voi, ha vinto la Francia. Voglio ringraziare anche coloro che hanno votato per me pur senza condividere il mio programma, che hanno votato contro l’estremismo”.
22:20 – Le Monde sottolinea il fatto che per la prima volta dal 1969 al secondo turno l’affluenza alle urne è stata più bassa che al primo.
22:09 – Il leader socialista Benoît Hamon ha lanciato un appello all’unità a sinistra in vista delle legislative: “Dobbiamo portare il maggior numero possibile di candidati unitari. Se la sinistra si riunisce nella sua diversità, può essere maggioranza”.
21:55 – Il corteo del presidente Macron è partito dal quartier generale per raggiungere l’Esplanade del Louvre, a Parigi, dove lo attendono i militanti per la festa.
21:25 – Jean-Luc Mélenchon, leader del movimento di sinistra La France Insoumise ha commentato con queste parole il risultato del secondo turno: “Tenuto conto dell’astensione, dei voti bianchi e di quelli nulli, è chiaro che il nostro paese ha rifiutato in massa l’estrema destra. Marine Le Pen è arrivata terza a questo ballottaggio”. Quanto a Macron, Mélenchon ha affermato: “Il programma del nuovo presidente è noto. Fatto di irresponsabilità ecologica. Tuttavia, non siamo ancora condannati né al potere dei ricchi né a quello di chi semina odio: le elezioni legislative rappresentano l’occasione per una scelta positiva. Lancio un appello ai sette milioni di persone che hanno votato il nostro movimento a mobilitarsi affinché restino uniti, per far riconoscere l’umanismo ecologico e sociale di cui mi sforzo di essere portavoce”.
Fédérez-vous les gens, ne lâchez rien. Ce pays n’est condamné ni aux riches ni aux haineux. #DirectJLM https://t.co/84bJrN9oRm
— Jean-Luc Mélenchon (@JLMelenchon) 7 maggio 2017
21:02 – Le prime dichiarazioni di Emmanuel Macron: “Dopo una lunga battaglia democratica avete scelto di affidarmi questa responsabilità. Vi ringrazio dal profondo del cuore. La mia gratitudine va a tutti coloro che mi hanno sostenuto, darò fondo ora a tutte le mie energie per essere degno della vostra fiducia. Saluto il mio avversario Marine Le Pen: rispetto chi l’ha votata, perché conosco i dubbi e le perplessità di chi ha scelto gli estremismi. Lotterò contro tutte le forme di discriminazione e garantirò l’unità della nazione, perché dietro ogni parola che sto pronunciando, ci sono uomini, donne, famiglie. Stasera mi rivolgo a voi: dobbiamo portare il nostro messaggio di umanità ai nostri figli. Mi impegno a difendere l’Europa, il destino comune del continente. Saremo attenti alla pace, agli equilibri internazionali e alla lotta ai cambiamenti climatici. Si apre una nuova pagina, quella della speranza, della moralizzazione della vita pubblica. Non mi lascerò fermare da alcun ostacolo. Con il lavoro, la scuola e la cultura costuriremo un avvenire migliore”. 20:57 – Marine Le Pen ha ottenuto 11,5 milioni di voti, secondo i calcoli del quotidiano Libération. Si tratta di quasi 4 milioni di voti in più rispetto al primo turno. 20:47 – Bruno Le Maire, uno dei leader del partito conservatore Les Républicains, apre a Macron: “Tra di noi differenze ma non incompatibilità. Le sole incompatibilità sono con gli estremisti”. 20:42 – Il presidente dell’Unione europea Jean-Claude Junker si è detto “felice perché i francesi hanno scelto un avvenire europeo”.
Félicitations @EmmanuelMacron! Heureux que les Français aient choisi un avenir européen. Ensemble pour une #Europe plus forte et plus juste pic.twitter.com/GWlxKYs4hL
— Jean-Claude Juncker (@JunckerEU) 7 maggio 2017
20:34 – Najat Vallaud-Belkacem, ministro dell’Educazione socialista, ha dichiarato che “sosterremo le buone decisioni e ci batteremo contro quelle cattive di Macron. Possiamo avere un presidente né di destra né di sinistra, ma alle elezioni legislative i francesi dovranno scegliere quali politiche vogliono per il loro futuro”.
20:28 – Manuel Valls, socialista ed ex è primo ministro, ha lanciato già la questione delle elezioni legislative, che si terranno nel prossimo mese di giugno: “Dobbiamo costruire una maggioranza presidenziale larga e coerente all’Assemblea nazionale”. Il movimento En Marche! di Macron è infatti estremamente giovane e tenendo conto del fatto che meno di un quarto degli elettori gli ha assegnato la propria preferenza al primo turno, appare difficile immaginare che possa raggiungere da solo la maggioranza assoluta. È probabile che il nuovo presidente debba accordarsi con altri partiti per poter costituire il prossimo governo.
Nous devons bâtir une majorité présidentielle large et cohérente à l’Assemblée.Le temps est au dépassement et à la clarté pour réussir.
— Manuel Valls (@manuelvalls) 7 maggio 2017
20:26 – Il movimento di sinistra La France Insoumise, su Tf1 ha commentato l’elezione spiegando che “una grande maggioranza di francesi è andata a votare per bloccare Marine Le Pen. È certamente una buona cosa. Ma ciò non significa che sostengano il progetto di Macron, ne discende un problema di rappresentatività del nuovo presidente”. 20:24 – Il presidente della Repubblica francese François Hollande ha inviato i propri auguri al suo successore. 20:22 – Le istituzioni italiane si sono congratulate con Macron. Il segretario del Pd Matteo Renzi ha twittato: “La vittoria di #Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa”. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha scritto sul social network: “Evviva #Macron Presidente Una speranza si aggira per l’Europa”.
La vittoria di #Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa. #EnMarche! #incammino — Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 maggio 2017
Evviva #Macron Presidente Una speranza si aggira per l’Europa — Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 7 maggio 2017
20:20 – Emmanuel Macron ha parlato all’agenzia Afp: “Si apre una nuova pagina di speranza”.
20:19 – Secondo il quotidiano Le Monde la quota di schede bianche e nulle depositate nelle urne è pari al 12 per cento: “Un livello mai raggiunto nella V Repubblica”.
20:13 – Marine Le Pen ha ammesso la sconfitta e annuncia un nuovo partito. “Faccio i miei auguri al nuovo presidente perché ho a cuore la Francia. Il primo turno ha segnato l’eliminazione dei grandi partiti tradizionali, alle legislative cercherò di allargare i consensi a chi vuole scegliere un altro modello economico e sociale per il nostro paese. Proporrò di costruire una nuova forza politica e lancio un appello a tutti i patrioti ad unirci a noi. Viva la repubblica, viva la Francia”.
20:00 – “Emmanuel Macron è il nuovo presidente della Repubblica”. L’annuncio è arrivato dalla televisione Tf1, sulla base dei primi risultati giunti dal ministero dell’Interno. Tutti gli exit poll danno a Macron oltre il 65 per cento dei voti.
La joue de @ItierCh et des soutiens de @EmmanuelMacron à #lille pic.twitter.com/I3EwNmwCl4 — Laurie Moniez (@lmoniez) 7 maggio 2017
19:12 – La televisione belga Rtbf – non rispettando il silenzio elettorale e citando fonti del ministero dell’Interno di Parigi – ha indicato Emmanuel Macron nettamente in vantaggio: sarebbe eletto presidente con il 62,5 per cento dei voti.
18:50 – I media francesi cominciano a prospettare l’ipotesi che al secondo turno l’affluenza possa essere più bassa rispetto al primo. Si tratterebbe della prima volta da quasi 50 anni (dal 1969).
18:30 – Qualche numero sulle elezioni in Francia. Sono 47,5 milioni gli elettori chiamati alle urne. Nella métropole, ovvero sul territorio del Francia europea, i seggi sono aperti fino alle 19 (alle 20 nelle grandi città). Nei territori d’oltremare si è votato invece nella giornata di sabato. In totale (esteo incluso) i seggi sono 66.546. Dopo le numerose minacce arrivate dall’Isis, lo stato francese ha deciso di mobilitare ben 50mila tra poliziotti e gendarmi, assieme ai soldati e alle forze dell’ordine municipali di ciascuna città.
17:50 – L’agenzia Afp ha ricordato i principali poteri del presidente della Repubblica in Francia: “Vigila sul rispetto della Costituzione e sul regolare funzionamento dei poteri pubblici. Può adire il Consiglio costituzionale. Può sottomettere a referendum alcuni progetti di legge. È a capo delle forze armate. Nomina il primo ministro, nomina gli alti funzionari dello stato, e presiede il Consiglio dei ministri. È garante dell’indipendenza della giustizia, concede la grazia ai detnuti, promulga le leggi votate dal parlamento e ha il potere di sciogliere l’Assemblea nazionale”.
#Presidentielle2017 Quels sont les pouvoirs du président ? #AFP pic.twitter.com/D0zcpFom5q — Agence France-Presse (@afpfr) 7 maggio 2017
17:35 – Secondo una stima di Ipsos-Steria effettuata per una serie di giornali e tv francesi, l’affluenza alle urne alla chiusura delle operazioni di voto potrebbe essere del 74 per cento, il che rappresenterebbe un calo di sei punti percentuali rispetto al 2012, quando si erano affrontati i candidati del Ps e dell’Ump (oggi Les Républicains) François Hollande e Nicolas Sarkozy. 17:30 – In attesa di conoscere la prima pagina di lunedì 8 maggio, il quotidiano Libération ha pubblicato una serie di copertine storiche. Come quella del 7 maggio 2007, all’indomani della vittoria di Nicolas Sarkozy.
Le 07 mai 2007, Le temps des noyaux https://t.co/HFtxyWxWxD pic.twitter.com/rIVmfDc2Bj — Libé dans le rétro (@Libedansleretro) 7 maggio 2017
Le Monde ha invece twittato il video dell’annuncio dell’elezione di Hollande, cinque anni fa.
Il y a 5 ans. – Aujourd’hui sera élu le 25ème président de la République française. #Avoté pic.twitter.com/h7umDPA8kE — Le Monde Histoire (@LeMondeHistoire) 7 maggio 2017
17:20 – Macron ha invitato gli elettori su Twitter a recarsi alle urne: “Votate”. Le Pen si è limitata a scrivere: “Ha votato”, postando una sua fotografia al seggio.
Votez. — Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 5 maggio 2017
A voté ? pic.twitter.com/ky8dUnFIbx — Marine Le Pen (@MLP_officiel) 7 maggio 201717:15 – Macron, in caso di vittoria, festeggerà all’Esplanade del Louvre, a Parigi. La serata elettorale di Le Pen sarà invece al ristorante Chalêt du lac, a Vincennes (immediata periferia a est della capitale). Questa mattina la sala stampa nel quartier generale del candidato di En Marche! è stata evacuata temporaneamente dalla polizia a seguito di un’allerta.
?Mise en place d’un périmètre de sécurité sur l’esplanade du #Louvre en raison d’une alerte sécurité. La salle de presse également évacuée. pic.twitter.com/KaVh3WEjPa — AlertesNews (@AlertesNews) 7 maggio 2017
17:13 – Emmanuel Macron e Marine Le Pen hanno votato entrambi in mattinata. Il primo a Toquet, la seconda a Hénin-Beaumont, entrambi nel dipartimento settentrionale del Pas de Calais.
Supporters et médias très présents pour le candidat d’@enmarchefr #AFP #Presidentielle2017 pic.twitter.com/RKzttSKkjx — Agence France-Presse (@afpfr) 7 maggio 2017
17:00 – L’affluenza alle urne alle ore 17 è del 65,30 per cento, in calo rispetto al primo turno, quando era andato a votare il 69,42 per cento. Nel 2012 il dato era stato pari al 71,96 per cento. A mezzogiorno era stata del 28,23 per cento, ma con grandi differenze sul territorio nazionale. In alcuni dipartimenti come gli Alti Pirenei o le Alpi dell’Alta Provenza si è superato il 35 per cento, mentre a Parigi si è rimasti al di sotto del 22 per cento.
La participation à midi est de 28,23%, en baisse par rapport à 2012. Suivez le live du second tour > https://t.co/VoOuUYGiyM pic.twitter.com/AGMBAK8byi — Le JDD (@leJDD) 7 maggio 2017
Dalle ore 8:00 di questa mattina, domenica 7 maggio 2017, più di settemila seggi sono aperti per il ballottaggio delle presidenziali in Francia. Gli elettori sono chiamati a scegliere il successore di François Hollande alla presidenza della Repubblica. Dopo il primo turno dello scorso 23 aprile, si sono qualificati per il ballottaggio Emmanuel Macron, alla testa del movimento centrista En Marche! e Marine Le Pen, storica leader del Front National di estrema destra. Alle 12:00 l’affluenza è stata in lieve calo rispetto al primo turno: 28,23% rispetto al 28,54%. In ribasso di due punti, invece, rispetto al 2012, quando a votare a mezzogiorno al ballottaggio era stato il 30,66% degli aventi diritto.
I primi risultati delle elezioni in Francia attesi per le ore 20
I seggi chiuderanno alle 19:oo in numerose località, ad eccezione delle grandi città, nelle quali per la prima volta si è deciso di prolungare l’orario alle 20:00. Come da tradizione, tuttavia, i media transalpini forniranno le prime indicazioni (che in funzione dello scarto, potrebbero risultare quasi definitive) non appena dichiarato chiuso il voto.
https://youtu.be/vp-82gDggk4
A giugno si tengono le elezioni legislative francesi
Per il nuovo presidente, tuttavia, il lavoro non sarà terminato: per poter governare, occorrerà che l’inquilino dell’Eliseo possa godere di una maggioranza parlamentare: l’11 e il 18 giugno, i cittadini francesi torneranno alle urne per designare i 577 deputati dell’Assemblea Nazionale. Ed è probabile che né il movimento En Marche!, né il Fn raggiungeranno da soli il 50 per cento più uno alle elezioni legislative, il che potrebbe portare a stringere alleanze con altri partiti e, forse, perfino ad accettare una coabitazione con un primo ministro di diverso colore politico.
Com’è andato il primo turno
I due candidati hanno ottenuto rispettivamente il 24,01 e il 21,3 per cento dei voti, superando di poco il neo-gollista François Fillon e la sinistra di Jean-Luc Mélenchon. La Francia si presenta dunque particolarmente divisa al secondo turno: basti pensare che, neppure sommate, le preferenze ottenute dai due contendenti raggiungono la metà dei voti espressi dall’elettorato.
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