Uno studio spiega che, nella fase di “picco”, perderemo tra 2 e 4mila ghiacciai all’anno. Quelli delle Alpi tra i primi a scomparire.
Il mese di giugno di quest’anno ha fatto registrare nuovamente un caldo record a livello mondiale, secondo i dati pubblicati dalla Noaa.
Un nuovo record, l’ennesimo. Un nuovo campanello d’allarme per l’umanità, l’ennesimo. Il mese di giugno di quest’anno è stato il più caldo mai registrato sul globo terrestre da quanto le temperature vengono misurate sistematicamente, ovvero dal 1880.
Ad annunciarlo è stata la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) degli Stati Uniti, secondo la quale la colonnina di mercurio sulla superficie degli oceani e delle terre emerse è stata di 0,9 gradi centigradi al di sopra della media del secolo scorso, toccando quota 15,5. Si tratta di un valore di 0,02 gradi superiore rispetto al precedente massimo assoluto che era stato registrato nel 2015.
JUST IN: Globe record warm for 14th consec month (June) – @NOAANCEIclimate https://t.co/8dpMpSrk1a #StateOfClimate pic.twitter.com/fEA20RAc4V
— NOAA (@NOAA) 19 luglio 2016
Il termometro ha inoltre fatto segnare caldo record anche per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno in corso, battendo di 0,2 gradi lo stesso semestre del 2015, e superando di 1,05 gradi la media del Ventesimo secolo. Quello di giugno 2016 è stato poi il quattordicesimo mese consecutivo nel quale si è registrato un massimo storico sulla Terra: si tratta del più lungo periodo di crescita continua in 137 anni.
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