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Canada, nel 2017 l’ingresso nei parchi nazionali è gratis
Per festeggiare il 150esimo anniversario del Paese il ministro dell’Ambiente ha annunciato che i 47 parchi del Canada saranno gratuiti per tutto l’anno.
Il 1° luglio del 1867, quando le colonie britanniche Provincia Unita del Canada, Nuova Scozia e Nuovo Brunswick si unirono nell’unico dominio del Canada, creando una nuova federazione, nacque a tutti gli effetti il Canada. Da quel giorno sono trascorsi ormai centocinquanta anni e il Canada ha deciso di festeggiare la ricorrenza rendendo gratuito per tutto l’anno l’accesso ai suoi 47 parchi nazionali. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici del Canada, Catherine McKenna.
Nelle terre selvagge
Il Canada è noto per i suoi spazi sconfinati, dopo la Russia è il secondo paese più grande del mondo, e per la sue selvagge bellezze naturali. La vastità del paese offre un’incredibile varietà di ecosistemi, dalla regione dei Grandi laghi alle catene montuose delle Montagne Rocciose. Nella provincia della Columbia Britannica sorge la Great Bear Rainforest, una delle più grandi foreste pluviali temperate del mondo, un’area incontaminata vasta circa tre milioni di ettari e grande come il Belgio e che ospita il rarissimo orso kermode (Ursus americanus kermodei).
Aprire i parchi a nuovi visitatori
Per accedere ai parchi sarà comunque necessario un pass che i viaggiatori possono richiedere attraverso il sito web del governo canadese. Rappresentanti del governo canadese hanno dichiarato che l’iniziativa costituisce un’occasione per avvicinare ai parchi nuovi visitatori, in particolare i Millennials. Parks Canada, l’ente che gestisce i parchi canadesi, ha dichiarato di avere già ricevuto due milioni di richieste di pass gratuiti.
Le preoccupazioni degli ambientalisti
Il governo prevede che il numero delle visite a parchi nazionali, siti storici e aree protette marine sarà superiore a quello dello scorso anno, in cui si erano registrati circa 24,5 milioni di visitatori. Il notevole incremento di visitatori potrebbe però avere delle conseguenze ambientali sull’integrità ecologica dei parchi più popolari e frequentati. Ben Gadd, guida naturalistica in pensione, è preoccupato in particolare per l’aumento del traffico dei veicoli, per la spazzatura che i visitatori potrebbero lasciarsi alle spalle e per i contatti ravvicinati con la fauna selvatica.
Un maggiore impiego di personale e di mezzi
Eric Hebert-Daly, direttore esecutivo nazionale della Canadian Parks and Wilderness Society, ritiene l’iniziativa positiva ma richiede una maggiore attenzione e una organizzazione adeguata, aumentando il personale (di addetti alla pulizia, ad esempio, per smaltire la spazzatura che altrimenti attirerebbe gli animali) e il numero di bus navetta.
Non solo Banff National Park
Anche per distribuire il numero dei visitatori, e alleggerire la pressione sui parchi più frequentati, ovvero il Banff national park, il Jasper national park e il Wood Buffalo national park, Parks Canada sta promuovendo i parchi meno famosi e visitati. L’ente ha pubblicato un elenco di “dieci gemme nascoste”, tra cui il Mingan Archipelago national park, l’Anse aux Meadows, sito archeologico che si trova sull’Isola di Terranova, e il Grasslands national park.
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