La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Come far diventare la finanza sostenibile la normalità
Il gruppo di esperti dell’Hleg, voluto dalla Commissione europea, è al lavoro da mesi per far sì che la finanza sostenibile diventi uno standard diffuso.
Come potrà la finanza sostenibile trasformarsi da attività di nicchia a modus operandi predominante? A fornire una risposta “ufficiale” è il primo rapporto pubblicato dall’Hleg (High-Level Expert Group), il gruppo di esperti istituito dalla Commissione europea alla fine del 2016. Il documento è scaricabile da giovedì 13 luglio sul sito internet dell’organismo esecutivo di Bruxelles.
Entro fine anno il secondo rapporto sul futuro della finanza sostenibile
Si tratta di un primo report che punta a fotografare la situazione attuale e a fornire un’indicazione su quale possa essere il futuro della finanza responsabile. Nelle 65 pagine redatte dal gruppo di esperti sono presenti infatti le prime linee guida che si dovranno seguire per pubblicare, in un altro documento che sarà pronto per la fine dell’anno, alcune raccomandazioni ufficiali finalizzate a far sì che quella che oggi rappresenta una piccola parte del mondo della finanza possa diventare uno standard al quale tutti sono chiamati ad attenersi.
“La finanza sostenibile ha due obiettivi – ha spiegato Christian Thimann, presidente dell’Hleg, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Novethic -. Il primo è di rendere più facile l’afflusso di capitali verso progetti a basse emissioni di CO2, sulla base di un ragionamento di lungo termine, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture. Il secondo è quello di preservare la stabilità del sistema finanziario, valutando il peso di fattori di rischio quali i cambiamenti climatici per i sistemi economici e, più in generale, integrando la cosiddetta Esg (Responsabilità sociale ed ambientale d’impresa) nella gestione finanziaria”.
Rete sostenibile e “test di compatibilità” per valutare le attività finanziarie
Il progetto dell’Hleg è ambizioso, ed è per questo che molti occhi sono puntati sui tavoli di lavoro. In particolare quelli di banche, compagnie d’assicurazione, fondi pensione, società di gestione del risparmio. Per ora, quelle indicate dal gruppo di esperti non sono istruzioni operative ma indicazioni: si propone a tutti di adottare il più possibile i criteri di Esg nei loro business, si chiede di creare una rete sostenibile a livello europeo nel settore e di introdurre un “test di compatibilità” finalizzato a comprendere se le attività siano o meno coerenti con gli standard di sviluppo sostenibile imposti dalla normativa europea.
Nei prossimi mesi, l’Hleg lavorerà in particolare sui temi delle piazze finanziarie verdi e degli indici borsistici, che rappresentano oggi il cuore del sistema, dal momento che tutte le performance degli investimenti vengono valutare sul loro andamento.
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