Il mare di Amundsen, in Antartide occidentale, ha perso 3mila miliardi di tonnellate di ghiaccio in 25 anni, a causa di lunghissimi periodi di siccità nevosa.
Clima, come sarà la Terra con un aumento di “soli” 1,5 gradi in più
Quali sono i cambiamenti climatici che il mondo affronterà quando le temperature si saranno alzate di 1,5 gradi centigradi.
L’Accordo di Parigi prevede di frenare il riscaldamento globale, di contenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi. Una delle conseguenze peggiori è lo scioglimento dei ghiacci che porterà inevitabilmente anche a un innalzamento del livello dei mari.
Anche se le implicazioni non sono visibili concretamente di punto in bianco, nel testo approvato durante la Cop 21 gli stati hanno accettato di “proseguire gli sforzi” per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli pre-industriali.
Come sarà il mondo con 1,5 gradi in più?
Il primo a chiederselo è stato Richard Betts, esperto di impatti climatici presso l’università di Exeter. Betts è partito dai dati del Met Office, il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, che mostrano un aumento di 1,2 gradi nel corso del 2016, rispetto agli anni 1850-1900: “Potremmo raggiungere gli 1,5 gradi in più già a partire dalla fine del 2020, ma probabilmente anche più tardi. In ogni caso, il primo anno non ci accorgeremo della differenza”.
Quando raggiungeremo i 1,5 gradi in più le ondate di calore e le alluvioni entreranno a far parte dei tratti caratteristici del clima. Secondo Betts, alcuni effetti, come l’innalzamento del livello dei mari o l’estinzione di specie animali, si manifestano in ritardo rispetto alla variazione del clima, semplicemente perché questi processi richiedono più tempo. “Niente di tutto questo ci deve cullare in un falso senso di sicurezza, però. Mentre l’aumento del livello dei mari o la perdita di biodiversità possono non essere evidenti nel primo anno al di sopra di 1,5 gradi, alcuni di questi processi saranno già inevitabili”.
Ridurre la CO2 non basta
C’è un enorme dibattito relativo al fatto se sia possibile limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi. In ogni caso, anche questo limite impone delle conseguenze: secondo Betts non è sufficiente smettere di rilasciare CO2 in atmosfera, ma è necessario togliere quella che risulta essere di troppo.
“Quando le temperature saranno salite di 1,5°C non potremo guardare il clima nel primo anno e pensare di rilassarci lasciando che il riscaldamento continui”. Betts insiste nel ricordare che nel primo anno non assisteremo all’impatto nel suo insieme. “Non conosciamo gli effetti del riscaldamento a bassi livelli su di un periodo più lungo”. E’ necessario agire. E farlo presto.
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