Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Cosa è successo a Istanbul, dove la Germania ha subito il peggior attentato
Il 12 gennaio alle 10:20 ora locale (le 9:20 in Italia) a Istanbul, una delle città più visitate della Turchia, c’è stata un’esplosione nel quartiere più frequentato dai turisti, Sultanahmet, dove sorge la Moschea blu (Sultan Ahmet Camii, in turco). Una foto pubblicata da LifeGate (@lifegate) in data: 12 Gen 2016 alle ore 07:02 PST
Il 12 gennaio alle 10:20 ora locale (le 9:20 in Italia) a Istanbul, una delle città più visitate della Turchia, c’è stata un’esplosione nel quartiere più frequentato dai turisti, Sultanahmet, dove sorge la Moschea blu (Sultan Ahmet Camii, in turco).
Secondo le autorità, i morti sarebbero almeno dieci, quindici i feriti.
13 gennaio – La nazionalità di tutte le dieci vittime, alla fine, si rivelata essere tedesca, secondo quanto confermato dal ministro degli Esteri Steinmeier. Si tratta del peggior attacco per Berlino mai avvenuto fuori dai propri confini. L’attentato ha colpito la cultura turca, ma soprattutto il settore turistico che vale diversi miliardi di dollari per Ankara. L’attentatore non era siriano, bensì aveva passaporto saudita.
ore 18:51 – Secondo il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier le vittime di nazionalità tedesca accertate sarebbero otto, non nove. Dubbi sulla nazionalità della decima vittima, forse peruviana.
“We mourn with the families.” FM #Steinmeier confirms that eight Germans are among the victims of #Istanbul attack. https://t.co/MDk1RHzFFl
— GermanForeignOffice (@GermanyDiplo) 12 Gennaio 2016
ore 17.27 – Il ministro degli Esteri del Perù Ana María Sánchez ha dichiarato che un uomo peruviano è morto nell’esplosione e una donna è rimasta ferita. Le altre nove vittime finora accertate sono tedesche.
ore 16:52 – L’attentatore suicida responsabile dell’esplosione a Istanbul non era nella lista dei sospetti terroristi di Ankara e quindi non era “schedato”. Il vice primo ministro Numan Kurtulmus ha fatto sapere che potrebbe essere entrato in territorio turco di recente. Le autorità, invece, hanno reso noto che il kamikaze potrebbe avere origini siriane, essere nato nel 1988 e che fosse vicino o addirittura membro dello Stato Islamico. Ma l’organizzazione terroristica non ha rivendicato l’attacco.
ore 15:18 – Almeno nove delle vittime dell’attentato avvenuto nel quartiere Sultanahmet sarebbero tedesche secondo Associated Press che riprende fonti ufficiali turche. Il primo ministro turco Davutoglu aveva anticipato la notizia in una telefonata direttamente alla cancelliera tedesca Angela Merkel.
ore 13:30 – La maggior parte delle vittime è straniera. Due dei quindici feriti sarebbero gravissimi. Lo ha affermato il vice primo ministro Numan Kurtulmus.
ore 12:50 – “Scegliete da che parte stare. O state dalla parte del governo turco, o state dalla parte dei terroristi”, ha aggiunto Erdogan criticando persino il linguista americano Noam Chomsky “reo” di aver criticato il governo turco.
ore 12:36 – “Condanno l’attacco terroristico a Istanbul che è stato attribuito a un kamikaze di origine siriana. Purtroppo 10 persone sono state uccise, tra cui stranieri e turchi, e 15 sono state ferite”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante il discorso tenuto in diretta tv.
UPDATE: Erdoğan says “Syrian-origin” suicide bomber behind #Istanbul explosion https://t.co/Vh7YRI5xXDpic.twitter.com/YLJ30Lbzlt
— Today’s Zaman (@todayszamancom) 12 Gennaio 2016
“Questo ulteriore gesto di cieca e insensata violenza non ci farà arretrare di fronte ai nemici della democrazia e della pacifica convivenza. In questo momento di profondo dolore l’Italia è al fianco della Turchia nella lotta senza sosta contro il terrorismo”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio indirizzato al suo omologo Erdogan.
Sul sito Viaggiare sicuri del ministero degli Esteri “si raccomanda ai connazionali di evitare la zona e di attenersi alle indicazioni della autorità di sicurezza locali”. Per emergenze consiglia di contattare il Consolato generale allo 00905554585844.
Come già accaduto in passato, il governo ha deciso di imporre un divieto di diffusione di immagini da parte delle televisioni locali e non, contribuendo ad aumentare la confusione sull’episodio. Il 10 ottobre un attentato aveva ucciso 97 persone nella capitale Ankara mentre stavano manifestando pacificamente. Il 23 dicembre, invece, un’altra esplosione nel secondo aeroporto di Istanbul Sabiha Gökçen ha ucciso una persona.
Security meeting in #Turkey‘s capital underway with PM Davutoglu & ministers on #Istanbul explosion. Not clear if there’ll be a statement. — Humeyra Pamuk (@humeyra_pamuk) 12 Gennaio 2016
Il primo ministro turco Ahmet Davutoğlu ha convocato una riunione straordinaria per la sicurezza in corso nella capitale, secondo Humyera Pamuk della Reuters. Da ciò che si sa finora grazie alle segnalazioni di alcuni giornalisti che si trovano nella zona, l’esplosione sarebbe stata causata da un attentatore suicida, forse siriano, ma la notizia non è confermata.
La polizia ha isolato l’area intorno alla quale ci sono altri monumenti ed edifici importanti, come la basilica di Santa Sofia.
#Sultanahmet meydan patlama pic.twitter.com/g33eSB09nZ — HAKAN DOGAN (@HAKKODO) 12 Gennaio 2016
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