Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
EcoDrive: come guidare ‘eco’
Bastano alcune lievi modifiche al nostro abituale modo di guidare e un po’ d’attenzione per evitare qualche pieno di benzina. Adottando questa tecnica il consumo di carburante si riduce del 10-15% senza diminuire la velocità.
“EcoDrive” è il termine inglese utilizzato anche da noi per indicare uno stile di guida su strada sicuro, economico, a basso impatto ambientale e a basso consumo di carburante.
Alcune regole dell’EcoDrive (a cura di Citroen Italia):
- Avviate il motore del veicolo senza premere il pedale dell’acceleratore.
- Dopo averlo avviato, non fate riscaldare il motore, ma mettetevi subito in marcia. In tal modo il motore raggiunge più rapidamente la sua temperatura d’esercizio
- Dopo aver avviato il veicolo in prima, e passate al più presto alle marce superiori fino a raggiungere la velocità desiderata (i motori dell’ultima generazione sono più elastici e girano a bassi regimi senza problemi). Potete inserire la quinta marcia anche nel traffico cittadino
- Cambiate subito marcia verso l’alto (al massimo a 2500 giri/min.) ma ritardate lo scalare verso il basso
- Guidate in modo previdente e rilassato
- Evitate brusche frenate ed energiche accelerazioni se non sono necessarie
- Cercate di mantenere una velocità possibilmente costante
- Mantenete il motore a bassi regimi
- Per frenare il veicolo utilizzate spesso l’effetto frenante del motore. In rilascio si elimina l’afflusso di carburante, mentre un motore in folle continua a consumare carburante
- Se dovete sostare a lungo, per esempio nei passaggi a livello oppure davanti a semafori rossi che durano a lungo, spegnete il motore
- Programmate in anticipo i vostri viaggi e rinunciate a superflui tragitti brevi. Altrimenti il motore del veicolo non raggiunge la sua temperatura d’esercizio e consuma un’eccessiva quantità di carburante
- Utilizzare il climatizzatore solo se necessario, questo aumenta del 20% il consumo del carburante e riduce eventuali perdite di HFC
- Controllare la pressione dei pneumatici ogni 5 pieni; minore è la pressione e più si consumano carburante e pneumatici
- Evitare di trasportare peso inutile e di modificare l’aerodinamicità del veicolo
- Acquistate veicoli a bassa emissione (sulle pubblicità spesso si leggono, in piccolo, i dati su consumi e anche su emissioni di CO2)
- Fate la manutenzione periodica alla vostra vettura
Chi “guida bene” la propria auto, preserva più a lungo le sue qualità d’origine. Così il capitale di sicurezza sarà conservato, i consumi controllati e le seccature diminuite…
…Inoltre guidare in elasticità, viaggiare a velocità moderata, anticipare la frenata rappresentano fonti d’economie sostanziali in termini d’usura e di consumo energetico del veicolo. È dunque utile essere attenti per ottimizzare il bilancio globale “automobile” e valorizzare il potenziale di rivendita dell’automobile.
Questo passo avrà, parallelamente, effetti positivi nei riguardi dell’energia e dell’ambiente.
La manutenzione
Non fare eseguire manutenzione del motore da professionisti fa aumentare il rischio di affrontare guasti costosi e comporta un importante sovracconsumo di carburante (che può andare fino al 25% sia circa 2 litri supplementari al 100 km). Si va incontro anche a un netto aumento delle emissioni di idrocarburi (HC), di monossido di carbonio (CO) e, per i motori diesel, di particolato.
La pressione dei pneumatici
Sempre misurata a freddo, deve rispettare il livello di pressione indicato dal produttore: quest’informazione si trova iscritta all’interno della prima porta a sinistra o indicata nel libretto di bordo. Questa pressione deve essere aumentata del 15% se si prevede di effettuare un percorso autostradale. Non dimenticare che pneumatici sgonfi comportano un sovraconsumo: di circa il 3% per un deficit soltanto di 0.3 atmosfere! Non caricare pesi inutili. L’uso di portapacchi.
La partenza a freddo
Una partenza troppo rapida, col motore freddo, fa crescere il consumo di 50% sul primo chilometro ed usura considerevolmente il motore. Inoltre, ciò aumenta la quantità di sostanze inquinanti respinte nell’atmosfera. Una soluzione si impone: dopo l’avvio, guidare molto dolcemente nell’immediato, e non sollecitare troppo il motore per i primi chilometri.
Nel traffico
In termini di consumo d’energia e d’inquinamento, gli imbottigliamenti costituiscono la situazione più che penalizza: il consumo di un veicolo può quasi raddoppiare e raggiungere quasi 16 litri ai 100 km, per un veicolo di gamma media. Il volume di sostanze inquinanti respinte raggiunge allora soglie preoccupanti, particolarmente in zona urbana. Un aumento così sensibile del livello d’inquinamento costituisce un rischio reale per la salute e per l’ambiente. Occorre dunque per quanto possibile e, in particolare in città, scegliere un altro modo di spostamento.
L’aria condizionata
Certamente, è piacevole guidare in un abitacolo sempre fresco… ma questa comodità è sinonimo di sovraconsumo, dovendo il motore far funzionare anche il compressore di gas refrigeranti. Per guadagnare 8°C nell’abitacolo, il consumo aumenterà di circa il 16% per un motore benzina, e di circa il 20% per un motore diesel… queste percentuali, constatate su strada, possono raddoppiare in occasione della circolazione in città! Oltre a questo sovraconsumo, occorre tenere conto delle fughe del fluido refrigerante (HFC 134a) che si producono in occasione dell’utilizzo del veicolo, nel corso delle operazioni d’intervento e di manutenzionie, e a fine vita. Tutte queste perdite accumulate possono raggiungere annualmente il 15% del carico iniziale, cioè circa 100g per un carico di 750g. Tenuto conto che ogni grammo di HFC 134a perso corrisponde all’emissione di 1300g di CO2, si ritiene dunque che le fughe siano responsabili di un’emissione di 0,13 tonnellate di CO2 ogni anno, per veicolo.
La condotta di guida aggressiva
Accelerare troppo rapidamente, più del necessario, quindi rallentare brutalmente, cambiare marcia incessantemente… questo comportamento aumenterà il consumo del 20% su strada e del 40% in città! In zona urbana, sono, in media, 3,5 litri di combustibile che saranno consumati in più per 100 km, che aumentano le emissioni di gas a effetto serra e di sostanze inquinanti. Esiste, per ogni marcia, un regime motore massimo. Questo regime, espresso in giri/minuto, è spesso iscritto sul contagiri dell’automobile o precisato nel suo libretto di bordo. Spingere costantemente il motore a questo limite, sono aumentare il consumo del veicolo di circa il 30% (e questo rappresenta 2.5 litri di combustibile ai 100 km)..; come il volume di CO2 e di sostanze inquinanti espulse!
Stefano Gorla
Citroen Italia S.p.A.
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