Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
Expo 2015. I padiglioni da visitare in famiglia
Portare i propri figli all’Esposizione universale è un’occasione unica. Foreste, ruote panoramiche, un parco a tema e tanti spettacoli. Con la speranza di fare anche educazione.
Bastava fare un giro durante il primo mese di Expo 2015. Decine e decine di scolaresche si aggiravano per i padiglioni, stupite e curiose. Vale in particolare per i più piccoli: vedere un’intera classe con le bocche spalancate mentre sfilano i rappresentanti del padiglione di turno, o divertite durante la parata delle mascotte, ne spiega l’impatto. E tra leggerezza e divertimento, c’è sicuramente lo spazio per far passare i messaggi più educativi.
Ecco allora cosa visitare con i vostri figli a Expo 2015.
Padiglione del Brasile
Ne han parlato tutti e nei giorni di maggior afflusso è uno dei padiglioni dove c’è il maggior tempo di attesa. Ma una volta entrati ne vale pena. L’enorme rete sospesa, da attraversare non senza difficoltà, è motivo di gioco e perché no, di allenamento. Al piano inferiore l’orto con tutte le specie tradizionali è intervallato da grandi schermi touch con giochi interattivi per diventare dei contadini virtuali. Sportivo e hitech.
Padiglione Austria
Particolarmente indicato nei giorni caldi, questo padiglione fa entrare lo spettatore all’interno di una vera foresta austriaca, con abeti, sottobosco, ruscelli, in grado di produre ossigeno per 1800 persone l’ora. In molti punti sono presenti dei visori interattivi per scoprire fauna, flora e i principali meccanismi che regolano l’ecosistema: basta puntare il binocolo e un’animazione spiega ad esempio la respirazione vegetale, la particolare specie, o il bioma in questione. Dedicato a provetti naturalisti.
Padiglione Estonia
Estremamente semplice, ma molto curato e tecnologico. Lungo una delle pareti esterne sono presenti le tipiche altalene estoni, da provare: pare ce ne fosse una in ogni villaggio, posizionata su un altura al confine con tra campi e boschi. Al secondo piano si entra in una riproduzione del tipico bosco: qui è possibile prendersi una pausa in un clima fresco (grazie alla ventilazione naturale del padiglione) o osservare e annusare essenze. Visitando questo padiglione si percepisce un Paese giovane, in crescita, votato all’innovazione e alla conservazione dell’ambiente naturale.
Padiglione Paesi Bassi
Installazione molto semplice. Somiglia a un piccolo luna park, votato alla musica e allo street food. Da provare la piccola ruota panoramica sulla quale è possibile salire, gustando qualche piatto tipico olandese.
Children park
È la struttura dedicata ai più piccoli, per questo è da non perdere. Qui, grazie alle 7 installazioni tematiche, si impara giocando: bici musicali o prove sensoriali, qui si parla di acqua, di micro e macro cosmo, di relazioni. Costruito interamente in legno certificato dall’altoatesina Rubner, è curato da Sabina Cantarelli e sviluppato dal team di Reggio Children – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine. Ad oggi ha ospitato 40 mila bambini.
Disponibili inoltre tutta una serie di servizi dedicati ai più piccoli: all’ingresso Ovest Chicco mette a disposizione un punto dove poter ritirare dei passeggini per i più piccoli. I bagni sono inoltre attrezzati con fasciatoi e aree dedicate alle mamme. Tra i vari padiglioni sono posizionate svariate colonnine dell’acqua, fresca e gratuita. Per muoversi da una parte all’altra del sito espositivo è consigliabile utilizzare le navette gratuite che percorrono in senso orario il perimetro esterno dell’intera area espositiva.
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L’agricoltura biologica in Perù, che rispetta la terra e chi la coltiva, ha permesso ai contadini peruviani di uscire dalla povertà e dal narcotraffico.
Concluso uno degli appuntamenti più importanti di Expo nella Giornata mondiale dell’alimentazione. Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte”.
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Dal 15 ottobre Milano ospita una mostra fotografica molto particolare: una selezione di venti scatti di Peter Caton rappresentativi di come sia possibile coltivare (e mangiare) cibo senza inquinare.