La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Finanza e sviluppo sostenibile, si può fare. Ecco cosa deve cambiare
Nel mondo della finanza responsabile, l’impact investing è una delle strategie più innovative. Con gli investimenti a impatto, aziende, organizzazioni e fondi si pongono due obiettivi: da un lato il ritorno finanziario, che è essenziale in qualsiasi politica di investimento, dall’altro lato un impatto positivo sullo sviluppo sostenibile. I numeri ci dicono che questo settore
Nel mondo della finanza responsabile, l’impact investing è una delle strategie più innovative. Con gli investimenti a impatto, aziende, organizzazioni e fondi si pongono due obiettivi: da un lato il ritorno finanziario, che è essenziale in qualsiasi politica di investimento, dall’altro lato un impatto positivo sullo sviluppo sostenibile. I numeri ci dicono che questo settore è in enorme crescita. Ma può fare molto di più. Un’analisi di McKinsey ci spiega come, dopo aver interpellato 25 professionisti britannici.
Quanto valgono gli investimenti a impatto in Europa
Secondo l’ultimo rapporto Eurosif, in Europa gli investimenti a impatto stanno vivendo una crescita eccezionale. Nel 2011 infatti valevano 8,75 miliardi di euro, nel 2013 erano arrivati a 20 miliardi e nel 2015 a più di 98 miliardi. Si tratta però ancora di briciole rispetto – per esempio – alle esclusioni, che nel 2015 hanno superato la soglia dei 10 mila miliardi di euro. C’è anche da dire, tuttavia, che gli investimenti a impatto sono gli ultimi arrivati in ordine di tempo. E la velocissima ascesa che stanno vivendo (+385 per cento in soli due anni) fa ben sperare.
D’altra parte, lo sviluppo sostenibile è sempre più vorace di risorse. Poco più di un anno fa le Nazioni Unite hanno proclamato i nuovi Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs), che guardano al 2030. Ma le stime dicono che per metterli in pratica servano almeno 3.900 miliardi di dollari l’anno, una cifra altissima che ad oggi è ancora molto lontana. Trovare capitali per finanziare iniziative che abbiano un impatto positivo sul mondo in cui viviamo, dunque, diventa un imperativo urgente.
Tutti i punti di domanda per fondi e risparmiatori
In questo cammino, però, non mancano i punti critici. Chi gestisce fondi a impatto spesso fa molta fatica a trovare aziende in cui investire, che devono essere solide, affidabili e in grado di maneggiare da subito grandi somme di denaro, ottenendo un impatto sociale e misurandolo in modo chiaro. Dall’altro lato, chi mette una parte dei propri risparmi negli investimenti a impatto esige ritorni finanziari che siano coerenti con il livello di rischio assunto.
Il futuro dell’impact investing
Se gli investimenti a impatto vorranno diventare mainstream, secondo l’analisi di McKinsey, dovranno avere quattro caratteristiche. Innanzitutto, dovranno garantire ritorni finanziari competitivi, senza bisogno di incentivi o agevolazioni fiscali. In attesa che ciò accada i governi possono dare il loro supporto, come è successo negli ultimi anni nel Regno Unito. Poi, bisogna trovare un vocabolario comune e dare definizioni più precise degli investimenti a impatto, in modo tale da essere più chiari quando si descrivono ai risparmiatori rischi e rendimenti (finanziari e non). Terzo punto: il settore sarà davvero maturo quando saprà offrire ai risparmiatori un’ampia gamma di soluzioni, magari con fondi specializzati su un determinato settore o territorio. Infine, serve professionalità: il settore degli investimenti a impatto è appena nato, ma deve offrire le stesse garanzie e la stessa qualità della finanza convenzionale.
Cosa fare per sostenere lo sviluppo sostenibile
Come tradurre questi buoni propositi in pratica? Secondo l’analisi, ci sono alcuni interventi ben precisi che investitori, governi, imprese e gestori di fondi dovrebbero attuare al più presto.
- Trovare una lista condivisa di metriche per misurare l’impatto sociale e ambientale di un investimento.
- Mettersi in contatto e creare una vera e propria rete di scambio di conoscenze, esperienze e idee.
- Dare il proprio sostegno all’impresa sociale e alle aziende orientate all’impatto sociale.
- Essere più chiari sulle caratteristiche degli investimenti che offrono già ed elaborarne di nuovi.
Foto in apertura:Klaus Vedfelt / Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Green Deal europeo e i piani di ripresa post-Covid incideranno sulla finanza sostenibile? L’abbiamo chiesto a Davide Tentori, ricercatore dell’Ispi.
Servono investimenti immensi per realizzare gli Sdgs, ma il percorso è tracciato. Ne abbiamo parlato con Francesco Timpano di Asvis.
Il Pnrr potrebbe aprire una stagione diversa per gli investimenti a impatto nel nostro paese. Parola di Giovanna Melandri, presidente di Human foundation e Social impact agenda per l’Italia.
Cos’è un investimento responsabile? Come può il risparmiatore orientarsi in un panorama sempre più articolato? Ecco una breve guida.
La finanza sostenibile cresce, ma il nostro Pianeta resta in crisi. Eurosif, il Forum europeo per gli investimenti sostenibili e responsabili, propone alcune vie d’uscita.
Entro il 2026 l’Unione europea emetterà 250 miliardi di euro in obbligazioni verdi per finanziare le iniziative previste dal piano Next Generation Eu.
La finanza sostenibile crea valore nel lungo periodo, sia per l’investitore sia per il Pianeta e la società. Un approccio che riscuote sempre più successo.
La ripresa post-Covid è un’opportunità da non perdere per rendere più sostenibile la nostra economia. Anche grazie alla finanza etica.