Svetlana Aleksievič è stata insignita del premio Nobel per la Letteratura nel 2015 per aver raccontato gli episodi più tragici dell’Unione Sovietica, a partire dall’incidente nucleare di Chernobyl. La nostra intervista esclusiva.
Fotografato un orso bruno a Chernobyl. L’ultimo avvistamento un secolo fa
È il primo vero avvistamento documentato dopo più di 100 anni e a quasi trent’anni dall’eplosione alla centrale nucleare di Chernobyl.
Gli scienziati non hanno dubbi. Sono due infatti gli scatti che ritraggono un esemplare di orso bruno aggirarsi all’interno della Chernobyl Exclusion Zone (Cez), l’area di esclusione interdetta alla presenza umana a causa dell’elevata concentrazione di radiazioni.
Il ritorno dell’orso
E si tratta delle prime immagini dopo più di un secolo dall’ultimo avvistamento. La scoperta è avvenuta grazie alle fototrappole installate nell’area da un team di ricercatori dell’Università di Salford, in Gran Bretagna. “Un nostro collega ucraino, Sergey Gashchak, aveva montato molte trappole fotografiche in una delle aree centrali, in modo da farsi un’idea di che tipo di fauna selvatica vivesse lì”, ha spiegato Mike Wood in un’intervista alla Bbc. “Negli anni avevamo le prove della sua esistenza ma, per quanto ne sappiamo, nessuno aveva prove fotografiche della presenza nell’area di esclusione”, ha spiegato il titolare della ricerca Tree (Transfer, Exposure, Effects).
Immagine via Bbc
Un rifugio per i grandi mammiferi
L’area di esclusione, 30 chilometri di diametro dalla quale sono state evacuate circa 100 mila persone, è da tempo al centro di ricerche scientifiche che puntato a valutare gli effetti delle contaminazioni da radiazioni sia sugli animali che sugli umani e di come la natura sia in grado di rispondere a queste catastrofi.
In questo caso scomparsa la pressione antropica, con traffico, inquinamento, rumore, pare che i grandi mammiferi possano allargare la propria core area, ovvero la zona dove gravitano, vivono ed eventualmente si riproducono. Infatti molti di questi animali utilizzano la Cez come corridoio.
Il team prevede di dotare alcuni esemplari di radiocollare, così da poter monitorare gli spostamenti degli animali all’interno dell’area e misurare l’effettiva esposizione alle radiazioni.
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Il luogo dove è accaduto il peggior incidente nucleare della storia aprirà ufficialmente ai turisti. Chernobyl diventerà un’attrazione in questo angolo di Ucraina che dal 1986 è rimasto, e dovrebbe rimanere, congelato nel tempo.
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La struttura attorno alla centrale nucleare di Chernobyl dovrebbe garantire la tenuta per un secolo. Ma la bonifica resta ancora un miraggio.
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Tutto quello che c’è da sapere sul disastro di Chernobyl 1970 Comincia la costruzione di Pripyat, una delle nove atomgrad, “città atomiche” progettate in Unione Sovietica per accogliere, come abitanti, gli impiegati delle centrali nucleari e le loro famiglie. 1972 Si decide il tipo di reattori nucleari da impiantare a Chernobyl. Viktor Bryukhanov, direttore dell’impianto, propone i
A 30 anni dall’incidente alla centrale la natura è tornata, più abbondante. A dimostrazione che le attività umane possono essere peggiori delle radiazioni.