La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Rinnovabile e condivisa, in Francia 74 GWh prodotti con i soldi dei cittadini
Record nel 2016 per il finanziamento dal basso delle rinnovabili in Francia. Dal 2011, già 12 milioni raccolti e 22 impianti realizzati.
Il 2016 è stato un anno record in Francia per la finanza partecipativa al servizio delle rinnovabili. Énergie partagée (energia condivisa, in francese), società specializzata nel finanziamento dal basso di impianti di produzione di energie rinnovabili, ha raccolto oltre tre milioni di euro di risparmi da investire. Mai così tanti dal 2011, anno di creazione di Énergie partagée.
74 GWh prodotti grazie ai cittadini
In un paese come la Francia dove il nucleare spadroneggia garantendo prezzi bassi ai consumatori, la scommessa di Énergie Partagée poteva sembrare avventata. Eppure in questi anni la società è riuscita a raccogliere 12 milioni di euro di risparmi, di cui 8 sono già stati impiegati. Ad oggi, 22 progetti di impianti di produzione di energie rinnovabili sono stati realizzati grazie all’apporto di Énergie partagée. Il parco eolico di la Jacterie, a ovest del paese, è l’ultimo: inaugurate il 25 novembre, le cinque pale eoliche volute dall’associazione Atout vent e finanziate al 100 per cento dai cittadini hanno cominciato a produrre energia sufficiente ad alimentare settemila famiglie per un anno. Altri tredici progetti sono già in costruzione o sviluppo un po’ ovunque in Francia: parchi eolici, tetti solari, impianti di metanizzazione. Già ora, i progetti realizzati da Énergie partagée producono in un anno 74 GWh di energia, pari al consumo di oltre 23mila famiglie.
Uno strumento di investimento in mano ai cittadini
Énergie partagée è composta da un’associazione a cui si rivolgono collettivi e associazioni di cittadini, ma anche cooperative locali, che cercano accompagnamento e sostegno per finanziare il loro progetto di produzione di rinnovabili. L’associazione valuta i progetti e scegli quelli sui quali investire, sottoponendoli a Énergie partagée Investissement, una società in accomandita. Questa forma societaria distingue gli azionisti in soci accomandanti, esclusi dall’amministrazione, e soci accomandatari che invece amministrano la società. Nel caso di Énergie partagée, gli accomandatari sono Enercoop – più grande fornitore cooperativo di energia 100 per cento rinnovabile del paese con 40mila clienti, 23mila soci e 110 produttori – la banca etica francese La Nef e lo specialista delle installazioni rinnovabili Solira Développement. Gli accomandanti invece sono i 4.500 risparmiatori che hanno acquistato azioni della società e, partecipando all’assemblea generale, determinano le linee guida degli investimenti.
Énergie Partagée incuriosisce la finanza responsabile
Di fronte ai recenti successi, non sorprende che Énergie Partagée si prefigga obiettivi ambiziosi per il futuro: 25 milioni di euro raccolti entro il 2020. Obiettivo che potrebbe essere raggiunto anche grazie all’apporto della finanza responsabile istituzionale. Recentemente infatti la società di gestione Mirova, fra i principali player della finanza responsabile francese, si è impegnato a immettere un milione di euro in Énergie partagée attraverso il suo fondo di investimento Natixis solidaire.
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