Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Fukushima tre anni dopo
Sono passati tre anni dal maremoto di magnitudo 9 che ha devastato, l’11 marzo 2011, la prefettura di Miyagi e gran parte della costa nordorientale del Giappone. Si è trattato del più forte episodio sismico che abbia mai colpito l’isola causando oltre 18mila tra morti e dispersi, che ha provocato uno dei disastri nucleari più
Sono passati tre anni dal maremoto di magnitudo 9 che ha devastato, l’11 marzo 2011, la prefettura di Miyagi e gran parte della costa nordorientale del Giappone. Si è trattato del più forte episodio sismico che abbia mai colpito l’isola causando oltre 18mila tra morti e dispersi, che ha provocato uno dei disastri nucleari più gravi della storia dopo quello di Chernobyl, in Ucraina, del 26 aprile 1986.
Quel giorno, nella sala di controllo del reattore 1 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, la radioattività registrata è di mille volte superiore al normale e un blackout elettrico interrompe la procedura automatica per il raffreddamento dei reattori.
È l’inizio di una storia che non ha un finale. Di seguito una serie di immagini ripercorrono alcuni momenti delle commemorazioni del terzo anniversario e mostrano scorci di città giapponesi abbandonate e inaccessibili.
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Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Era l’11 marzo di quattro anni fa, quando un terremoto sottomarino di magnitudo 9 registrato a nordest della città di Sendai, capoluogo della prefettura di Miyagi, crea un’onda anomala, uno tsunami che devasta gran parte della costa nordorientale del Giappone. Ad oggi si tratta dell’evento sismico più forte che abbia mai colpito l’arcipelago del Pacifico.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
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