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Idris Elba sulla discriminazione nel cinema dopo la polemica degli Oscar “in bianco”
Tutti gli attori nominati agli Oscar quest’anno sono bianchi, esattamente come nel 2015. Questo fatto ha rialimentato il fuoco della controversia che arde da tempo nel cuore di Hollywood, ovvero l’assenza di diversità tra le persone scelte dall’Academy (United States’ academy of motion picture arts and sciences) come migliori attori dell’anno. Il regista Spike Lee
Tutti gli attori nominati agli Oscar quest’anno sono bianchi, esattamente come nel 2015. Questo fatto ha rialimentato il fuoco della controversia che arde da tempo nel cuore di Hollywood, ovvero l’assenza di diversità tra le persone scelte dall’Academy (United States’ academy of motion picture arts and sciences) come migliori attori dell’anno. Il regista Spike Lee e l’attrice Jada Pinkett Smith hanno così deciso di boicottare la cerimonia di premiazione che si terrà il 28 febbraio a Los Angeles, mentre un’ondata di tweet denuncia la situazione con l’hashtag #OscarsSoWhite.
Proprio mentre si discute su un tema antico quanto il cinema, il 18 gennaio l’attore britannico Idris Elba ha parlato al parlamento del suo paese del bisogno di incoraggiare la diversità nei mezzi di comunicazione. Conosciuto soprattutto per il ruolo nella serie americana The Wire, l’attore di origine ghanese ha lanciato un appello emozionante. Nel suo discorso si è speso in favore di ruoli più eterogenei per le persone di colore, per le donne, per le persone affette da disabilità e con orientamento sessuale diverso. Inoltre ha chiesto che questi gruppi assumano posizioni di rilievo nella cultura e nei lavori creativi in generale. Elba ha portato la sua esperienza personale come attore nero nel Regno Unito per dimostrare quanto ancora debba essere fatto per creare un’industria televisiva e cinematografica più inclusiva e che più rispecchi la realtà.
Nel mondo moderno, la diversità non è riducibile solo al colore della pelle. È sesso, età, disabilità, orientamento sessuale, background sociale e, più importante di tutti per quanto mi riguarda, diversità di pensiero. Perché se si avesse una diversità di pensiero genuina tra le persone della televisione e del cinema, allora non si ignorerebbero i gruppi che ho appena citato, per sbaglio.
Come quando ero un attore alle prime armi…un copione citava “uomo nero”, ma non stava descrivendo un personaggio, descriveva il colore della pelle. Un uomo bianco veniva invece descritto come “un uomo con un luccichio negli occhi”. I miei occhi potranno anche essere scuri, ma luccicano eccome!
Oggi chiedo all’industria televisiva e cinematografica di pensare fuori dagli schemi, di uscire dagli schemi. Il mio non è un discorso sulla razza, è un discorso che parla di immaginazione, di diversità di pensiero.
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