Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
Il 12 giugno è la Giornata mondiale contro il lavoro minorile
La Giornata è nata per contrastare il lavoro minorile, fenomeno che, in alcuni dei paesi più poveri del mondo, affligge un bambino su quattro.
Privare un bambino della sua infanzia, rischiando di compromettere irrimediabilmente il suo futuro, è tra le crudeltà più grandi che si possano commettere. Il fenomeno del lavoro minorile però è ben lontano dall’essere sconfitto, in tutto il mondo sono infatti almeno 218 milioni i bambini e gli adolescenti costretti a lavorare, spesso svolgendo lavori pericolosi.
Leggi anche
- Amnesty: hi tech e auto elettriche continuano a sfruttare il lavoro minorile
- Il collegamento tra clima e lavoro minorile esiste, lo studio di Terre des Hommes
- Indonesia, dove i bambini si ammalano per raccogliere tabacco
- Sempre più bambini birmani migrano in città per lavorare
- L’ex miniera di piombo di Kabwe sta avvelenando migliaia di bambini nello Zambia
Il lavoro minorile nel mondo
Il lavoro minorile rappresenta nella maggior parte dei casi una sorta di compensazione del reddito familiare a cui le famiglie ricorrono spesso in situazioni di difficoltà. È concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, l’Africa subsahariana detiene il triste record di minori sfruttati, il nostro Paese non è però immune da questo problema.
Il lavoro minorile in Italia
Sarebbero circa 340mila i minori sotto i sedici anni costretti a lavorare in Italia, spesso ai limiti dello sfruttamento. “Il picco di lavoro minorile si registra fra gli adolescenti nell’età di passaggio dalla scuola media alla superiore – ha spiegato Raffaella Milano di Save the Children – che vede in Italia uno dei tassi di dispersione scolastica più elevati d’Europa e pari al 18,2 per cento”.
No al lavoro minorile
Il 12 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) il 12 giugno 2002. L’obiettivo della giornata è quello di fare luce sulla piaga del lavoro minorile, evidenziando la necessità di debellare qualsiasi forma di sfruttamento economico nei confronti dei bambini.
L’importanza dell’istruzione
Nelle passate edizioni si è cercato di enfatizzare l’importanza dell’istruzione, determinante per accedere ad un lavoro dignitoso in età più adulta. È stato dimostrato che consentire l’accesso scolastico alle ragazze è tra i migliori investimenti che un paese possa fare per il proprio sviluppo, sono invece proprio le femmine ad essere mandate a lavorare per prime in caso di crisi. Per invertire questa tendenza l’Organizzazione Internazionale del Lavoro chiede che venga fornita un’istruzione di qualità a tutti i bambini, quantomeno quella obbligatoria, e che vengano migliorate e rese più efficaci le politiche nazionali in materia di lavoro minorile e istruzione.
Per un generazione sicura e sana
L’edizione del 2018 della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, insieme alla Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, celebratasi lo scorso 28 aprile, evidenzia l’urgenza globale di migliorare la sicurezza e la salute dei giovani lavoratori e di porre fine al lavoro minorile. Lo scopo di questa campagna congiunta è di accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che prevedono, tra gli altri, di garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti i lavoratori entro il 2030 e di porre fine a tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.