Trento è la città italiana più salubre, ma il quadro del rapporto Ecosistema urbano 2023 è fosco: troppo smog al nord, poco sostenibili tutte le metropoli.
Il fratino, gli X Masters e i paradossi della tutela ambientale in Italia
A Senigallia si sono appena conclusi gli X Masters, manifestazione sportiva che potrebbe mettere a rischio il fratino, specie protetta a livello comunitario.
Il fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolissimo uccello trampoliere, caratterizzato dalle lunghe zampe sottili e dal ventre bianco che fa da contrasto con il capo e le ali, di colore marrone-grigio, ideali per mimetizzarsi nella sabbia. Proprio la spiaggia è l’habitat prediletto da questi rari animali, la cui presenza è un buon indice dello stato di conservazione dell’ecosistema dunale.
© Mauro Mencarelli
Il fratino, classificato come “in pericolo” dalla Lista Rossa della Iucn, è in declino in tutta Europa, è quindi protetto a livello internazionale, è inserito nella Direttiva “Uccelli” e rientra tra le specie meritevoli di misure speciali di conservazione dell’habitat per garantirne la sopravvivenza e la riproduzione.
Nelle Marche, Senigallia e Fermo sono le uniche due aree in cui la specie è regolarmente presente tutto l’anno. Nel 2008 è nato il Progetto Fratino Senigallia, iniziativa realizzata dallo Studio naturalistico Diatomea con il patrocinio del comune di Senigallia, il cui obiettivo è di monitorare la popolazione locale di fratino e avviare una campagna di sensibilizzazione.
Sembra dunque che le istituzioni e le associazioni preposte stiano facendo il massimo per tutelare questi importanti uccelli, eppure se nei giorni scorsi aveste passeggiato per il lungomare di Senigallia avreste notato qualcosa che non andava. Camion, fuoristrada, quad, palchi, amplificatori, rampe, perfino l’esercito e, ovviamente, centinaia di persone, proprio a due passi dall’area prediletta dai fratini per nidificare.
© Lorenzo Brenna
L’area in questione è un tratto di spiaggia finalmente restituito alla natura, grazie ad un altro progetto realizzato dallo Studio naturalistico Diatomea, che prevede il ripristino dell’ambiente dunale e una corretta gestione di flora e fauna.
Nel cuore di quest’area si sono svolti gli X Masters Award 2015, manifestazione in grado di coniugare sport (come kite surf, wake board, sup, skate board e beach rugby), musica e intrattenimento.
L’incongruenza tra un’attività di conservazione che sta dando buoni risultati con l’organizzazione di un evento di questo tipo, che prevede l’utilizzo di mezzi pesanti sulla spiaggia e che inevitabilmente ha un impatto sul delicato ecosistema dunale, è evidente.
© Lorenzo Brenna
Il sito della manifestazione recitava trionfalmente “Non ci sono più limiti per le attrezzature che invaderanno la spiaggia di Senigallia”, a discapito dei fratini, dei rospi smeraldini (Bufo viridis), dei gigli di mare (Pancratium maritimum) e di tutte le altre creature che popolano la spiaggia, che, lo ricordiamo, non è solo un luogo di vacanza e di svago ma anche un ecosistema complesso e delicato, in grado però di regalare emozioni uniche (perfino più di un suv).
Il Comune può dunque consentire lo svolgimento di una manifestazione così impattante perché l’area non è considerata Zona di protezione speciale (Zps) ed è molto difficile determinare l’impatto sui fratini, a meno che non ci siano vittime evidenti. “L’invasione” di mezzi a motore però non può che disturbare e stressare questi minuscoli volatili.
Si chiede dunque di spostare altrove questa manifestazione, incompatibile con la protezione della spiaggia, risorsa primaria e indispensabile per una città come Senigallia.
© Mauro Mencarelli
Vi invitiamo a camminare di notte in spiaggia, ad ascoltare i concerti dei rospi e a guardare i fratini, correre come minuscoli Beeb Beep da una duna all’altra. Dopodiché chiedetevi se sacrifichereste questo spettacolo per jeep e militari. Noi no.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
La tragica morte di Andrea Papi, runner ucciso da un orso in Trentino, ha riaperto il dibattito sulla convivenza tra essere umano e grandi carnivori.
Una coppia di castori sta per essere reintrodotta nel sud dell’Inghilterra, da dove erano scomparsi per più di 400 anni.
Una summer school nell’area marina protetta delle Isole Egadi per insegnare ai giovani l’importanza della salvaguardia del mare.
Tutelare la biodiversità per salvare il Pianeta. We are nature expedition raccoglie voci da tutto il mondo riguardo all’impatto che l’uomo ha sulla natura.
Il fermo pesca è stato deciso dalla giunta regionale per consentire il ripopolamento degli stock eccessivamente sfruttati negli ultimi anni.
Superare la netta separazione che abbiamo creato tra foreste, colture ed allevamenti animali può aumentare la biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici. Proprio come in passato, andiamo alla scoperta dell’agroforestazione.
Preservare i fiumi e la loro biodiversità lungo i confini tra Russia, Cina e Mongolia. È questo l’obiettivo del water defender russo Eugene Simonov.