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Il vino biologico piace, sempre più
Solo pochi anni fa, alcune aziende produttrici preferivano relegare il marchio di certificazione bio in un punto dell’etichetta poco visibile, perché i consumatori consideravano il vino senza chimica all’altezza di quello convenzionale. Ora pare proprio che la situazione si stia ribaltando. Quella del vino biologico è una mania sul punto di scoppiare, secondo quanto rileva
Solo pochi anni fa, alcune aziende produttrici preferivano relegare il marchio di certificazione bio in un punto dell’etichetta poco visibile, perché i consumatori consideravano il vino senza chimica all’altezza di quello convenzionale. Ora pare proprio che la situazione si stia ribaltando. Quella del vino biologico è una mania sul punto di scoppiare, secondo quanto rileva un sondaggio di www.winenews.it e Vinitaly, che evidenzia come l’82 per cento dei 1.256 eno-appassionati intervistati abbia aumentato il consumo di questo prodotto negli ultimi tre anni.
La fotografia scattata dal sondaggio mostra il profilo dell’estimatore tipo: stappa una bottiglia a settimana, spende perlopiù tra i 10 e i 15 euro per acquistarla, preferisce comprare direttamente dal produttore e la sceglie, in primo luogo, perché rispetta l’ambiente. La cosa particolare è che a far scattare l’acquisto risulta essere proprio quel marchio che prima veniva quasi nascosto sulla bottiglia: il logo di certificazione che il 98 per cento degli appassionati ritiene utile per riconoscere un vino biologico.
Quali sono le motivazioni che spingono gli amanti del vino ad acquistare bio? La risposta più gettonata dagli intervistati è stata ”perché rispetta l’ambiente” (84 per cento), seguita da ”è un bene di consumo più sicuro perché più controllato” (12,5 per cento) e da “perché fa meno male alla salute” (3,5 per cento).
Sul tema sicurezza e certificazioni il sondaggio ha rilevato che il 98% degli acquirenti ritiene che sia stata molto utile l’introduzione nel 2012 del logo europeo anche per il vino – la foglia formata da dodici stelle bianche, su fondo verde con al centro una cometa – che certifica la produzione bio come da regolamento Ue estendendola fino alla lavorazione in cantina, senza limitarsi alla sola coltivazione dell’uva.
Un trend in crescita, dunque, quello del consumo di vino biologico, al quale lo stesso Vinitaly 2014 (Verona, 6-9 aprile) ha deciso di dedicare il nuovo Vinitaly-bio, un salone specializzato e riservato ai vini biologici certificati che ha lo scopo di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento Ue, e che si unisce, nel panorama bio di Vinitaly 2014, a ”Vivit – Vigne Vignaioli Terroir”, la vetrina esclusiva dei vini artigianali.
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