La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Investimenti a impatto, tutto quello che dobbiamo aspettarci dal 2017
Ormai è assodato: gli investimenti sostenibili non sono un’utopia o una sperimentazione, ma una realtà matura, che garantisce guadagni reali. Tra le sette strategie degli investimenti responsabili, l’ultima in ordine di apparizione è quella degli investimenti a impatto (impact investing). In un certo senso è anche la più coraggiosa, perché non significa solo escludere settori poco
Ormai è assodato: gli investimenti sostenibili non sono un’utopia o una sperimentazione, ma una realtà matura, che garantisce guadagni reali. Tra le sette strategie degli investimenti responsabili, l’ultima in ordine di apparizione è quella degli investimenti a impatto (impact investing). In un certo senso è anche la più coraggiosa, perché non significa solo escludere settori poco etici (tabacco, alcool, armi ecc.) dal proprio portafoglio di investimenti, ma anche perseguire un ritorno ambientale e sociale misurabile, che vada di pari passo con il ritorno economico. Stiamo parlando di un mondo in rapidissima evoluzione, in cui le cose cambiano di mese in mese. Cosa dovremo attenderci per il 2017? Secondo un editoriale di Dennis Price per ImpactAlpha, all’orizzonte ci sono grandi opportunità, ma anche una minaccia.
Seguire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile Onu (Sdgs)
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile Onu (Sdgs) sono i nuovi, ambiziosi target che le Nazioni Unite si sono poste per il post-2015. Le stime più accreditate dicono che per raggiungerli serva servirà una cifra compresa tra i 3.300 e i 4.500 miliardi di dollari l’anno. Gli investitori più attenti, quindi, hanno capito che gli Sdgs sono anche una miniera di nuove opportunità di mercato. E hanno iniziato a stanziare capitali per la salute, l’energia e il contrasto alla povertà.
Puntare i riflettori sull’impatto sociale e ambientale
Secondo l’ultimo rapporto del Global Impact Investing Network (Giin) presentato all’Investor Forum 2016 di Amsterdam, tra il 2013 e il 2015 si è segnato un aumento annuo degli investimenti a impatto pari al 18 per cento. La stragrande maggioranza degli investitori non può che dirsi soddisfatta: il 95 per cento degli intervistati ha ottenuto ritorni finanziari pari o superiori alle aspettative. È arrivato il momento di dimostrare a tutti che gli investimenti a impatto fanno bene al Pianeta e alle persone, trovando modi chiari, precisi ed efficaci per misurare il loro impatto sociale e ambientale. Investimenti Sostenibili LifeGate, il primo fondo a impatto quotato alla Borsa Italiana, ha scelto di pubblicare periodicamente un vero e proprio report d’impatto. Tweet riguardo #impactinvesting
Ambiente, ma anche giustizia sociale, territorio, lavoro
Uno degli equivoci più comuni sugli investimenti a impatto e, più in generale, sulla finanza sostenibile, è che si investa unicamente sull’ambiente e sulle energie rinnovabili. In realtà, l’universo è estremamente più vasto: per descriverlo è stato coniato l’acronimo Esg (ambiente, società e governance). Nel 2017, non a caso, gli analisti chiedono a gran voce agli investitori di focalizzarsi su “temi caldi” come la giustizia sociale, le opportunità di lavoro (soprattutto per le comunità rurali e le categorie a rischio di esclusione sociale) e i progetti fortemente legati al territorio, che coprano il divario tra i bisogni delle persone e i servizi che il settore pubblico riesce a garantire.
Non solo banche nel mondo degli investimenti a impatto
Secondo l’analisi di ImpactAlpha, bisognerebbe tenere d’occhio anche alcuni soggetti che hanno ben poco a che vedere con il tradizionale mondo della finanza. Sono sempre di più i privati cittadini, gli attivisti, gli artisti e le associazioni filantropiche che scelgono gli investimenti a impatto per far fruttare i propri risparmi, con la certezza di fare qualcosa di positivo il Pianeta.
La minaccia del greenwashing
Oltre a tutte queste opportunità di crescita, però, c’è una minaccia che incombe sul futuro dell’impact investing. Una minaccia che si chiama greenwashing. Il successo degli investimenti sostenibili è sotto gli occhi di tutti (il 68 per cento degli italiani li preferirebbe a quelli tradizionali, a parità di rendimento). È quindi prevedibile che alcuni operatori cerchino di cavalcare l’onda, imbastendo operazioni in cui l’ago della bilancia pende pericolosamente verso il marketing e l’impatto sociale e ambientale è residuale. Occhi aperti, dunque: gli investimenti sostenibili non sono tutti uguali e, come in tutti i settori, bisogna prestare estrema attenzione alle proprie scelte.
Foto in apertura: Carl Court/Getty Images
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