Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
La scomparsa delle farfalle monarca
Il numero di farfalle monarca migrate dagli Stati Uniti alle vette della Sierra Madre coperte di foreste, in Messico, è calato anche quest’anno. A dicembre 2013 la migrazione della farfalla più popolare di tutto il Nord America ha riguardato solo 35 milioni di esemplari, arrivando a coprire una superficie di 6.700 metri quadrati di foresta secondo
Il numero di farfalle monarca migrate dagli Stati Uniti alle vette della Sierra Madre coperte di foreste, in Messico, è calato anche quest’anno. A dicembre 2013 la migrazione della farfalla più popolare di tutto il Nord America ha riguardato solo 35 milioni di esemplari, arrivando a coprire una superficie di 6.700 metri quadrati di foresta secondo i dati del governo messicano e del Wwf. Per avere un’idea di grandezza, la superficie di un campo da calcio è di circa 7mila metri quadrati.
Si tratta della misura più piccola mai calcolata, ben lontana dal record positivo del 1996 quando le farfalle coloravano una superficie superiore a 182mila metri quadrati.
Il declino della specie continua da anni, ma secondo Karen Oberhauser, biologa dell’università del Minnesota che studia le farfalle monarca da decenni, “questo è il terzo anno consecutivo che si verifica un calo così consistente, è davvero spaventoso”. Secondo Oberhauser è a rischio lo stesso fenomeno della migrazione.
Le cause del declino
Il calo della popolazione di farfalle monarca sarebbe dovuto in parte a un paio di cattive stagioni dal punto di vista meteorologico, soprattutto in Texas. Ma la causa principale sarebbe il boom agricolo che ha riguardato decine di miglia di ettari del midwest americano.
A sostenere questa tesi è lo studio Milkweed loss in agricultural fields because of herbicide use: effect on the monarch butterfly population condotto da Oberhauser insieme a John Pleasants del dipartimento di Ecologia dell’università dell’Iowa. Le coltivazioni di mais e soia sono cresciute in modo esponenziale soprattutto in seguito all’aumento della richiesta di biocarburanti.
L’esplosione del loro utilizzo ha portato a un aumento dell’uso di diserbanti, in particolare l’agrofarmaco Roundup della Monsanto spruzzato direttamente sulle foglie delle piante geneticamente modificate. Nel 2013 l’83 per cento di tutto il mais e il 93 per cento della soia ogm coltivati negli Stati Uniti (quasi 63 milioni di ettari) è stato infatti trattato con questo erbicida, che distrugge un particolare tipo di erba molto gradito alle farfalle (milkweed).
Nessuna coincidenza dunque: “Abbiamo trovato la pistola fumante. Questa è l’unica cosa che siamo stati in grado di correlare al declino del numero di farfalle” ha detto Oberhauser. I dati sono chiari, ma qualche speranza c’è. Come quella che le previsioni meteo della prossima primavera texana siano clementi o che organizzazioni che si occupano di conservazione si interessino al problema valutando l’ipotesi di battersi per la creazione di isole libere da diserbanti dove poter far crescere ogni tipo di erba.
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