Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
È ora di muoversi! Michelle Obama a Milano cambia lo stereotipo sul cibo americano
La first lady americana Michelle Obama è stata scelta per guidare la delegazione degli Stati Uniti in visita all’esposizione universale il 17 e il 18 giugno. Ecco cosa ha fatto per arrivare a Milano.
Non sarà il presidente Barack Obama a visitare il padiglione degli Stati Uniti a Expo Milano 2015, ma la moglie Michelle. E la scelta è tutt’altro che casuale. Da anni la first lady combatte attivamente contro l’obesità infantile ed è impegnata nella promozione di un’alimentazione sana e di uno stile di vita consapevole. Lei, meglio di Barack, è il simbolo del cambiamento per gli Stati Uniti.
Michelle Robinson, questo il suo nome da nubile, dopo solo due anni dalla vittoria di suo marito alle elezioni presidenziali del 2008 ha lanciato il programma Let’s Move! Un progetto che riunisce educatori, medici, cuochi, genitori e altri rappresentanti della società civile per affrontare il problema dell’obesità infantile.
Let’s Move! ha come obiettivo principale migliorare la qualità del cibo nelle scuole e incentivare l’attività fisica tra i ragazzi, anche attraverso un supporto concreto alle famiglie.
Il suo impegno non si ferma qui. Nel 2009, Barack e Michelle Obama hanno piantato un orto biologico che curano personalmente insieme alle figlie Sasha e Malia nell’area South Lawn della Casa Bianca. Le varietà di ortaggi presenti sono decine e coprono un’area di 100 metri quadrati. La storia dell’orto domestico più famoso al mondo è stata raccontata dalla stessa first lady nel libro American grown: the story of the White House kitchen garden and gardens across America pubblicato nel 2012.
“Non importa dove viviamo nel mondo, tutti vogliamo cibo sano e nutriente per le nostre famiglie. Sono eccitata a nome della nostra delegazione che ha l’opportunità di rappresentare gli Stati Uniti in questo importante evento mondiale; per discutere di valori condivisi e di best practice con gli altri paesi partecipanti, mentre continuiamo a sforzarci per sostenere un’America sana”, ha dichiarato Obama.
Quello che sta facendo Michelle Obama fa parte di quel famoso cambiamento promesso durante la campagna elettorale del 2008. Un cambiamento, in questo caso delle abitudini alimentari, che vorrebbe portare gli Stati Uniti fuori dallo stereotipo del cheeseburger che riempie la pancia delle classi sociali più povere. Le stesse che non si possono permettere di scegliere la frutta e la verdura di stagione. Let’s move, è ora di muoversi, sembra dire Michelle. Non solo per fare attività fisica, ma anche per cambiare le menti pigre di un popolo pronto a scoprire quanto è “buono” il mondo.
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