Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Il muro che vuole costruire l’Ungheria contro i migranti è l’ultimo di una lunga serie
Il governo ungherese ha deciso di costruire una recinzione alta quattro metri in prossimità del confine con la Serbia per fermare l’ingresso non autorizzato di migranti che transitano dai Balcani. L’annuncio è stato fatto alla comunità internazionale dal ministro degli Esteri Peter Szijjarto che ha parlato di una possibile recinzione lunga fino a 175 chilometri.
Il governo ungherese ha deciso di costruire una recinzione alta quattro metri in prossimità del confine con la Serbia per fermare l’ingresso non autorizzato di migranti che transitano dai Balcani. L’annuncio è stato fatto alla comunità internazionale dal ministro degli Esteri Peter Szijjarto che ha parlato di una possibile recinzione lunga fino a 175 chilometri.
Secondo l’Ungheria il provvedimento si è reso necessario in seguito all’escalation del numero di persone che hanno attraversato il confine ungherese illegalmente, passato da 43mila nel 2014 a 57mila in questi primi mesi del 2015.
La rivista Internazionale ha realizzato una mappa interattiva che raccoglie tutte le barriere, ancora in piedi, costruite nel mondo nel corso della storia. Barriere che dividono e che non hanno mai risolto alcun problema o portato alla soluzione di conflitti.
Arabia Saudita–Yemen, 2013
1.800 chilometri per impedire presunte infiltrazioni terroristiche
Ceuta e Melilla–Marocco, 1990
8,2 chilometri e 12 chilometri per bloccare l’immigrazione irregolare dal Marocco nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla
Cipro zona greca–zona turca, linea verde, 1974
300 chilometri. Il muro corrisponde alla linea del cessate il fuoco voluto dall’Onu in seguito al conflitto che divise l’isola
Iran–Pakistan, 2007
700 chilometri per proteggere il confine dalle infiltrazioni dei trafficanti di droga e dei gruppi armati sunniti
Israele–Egitto, 2010
230 chilometri per contrastare terrorismo e immigrazione irregolare
Zimbabwe–Botswana, 2003
482 chilometri, ufficialmente per contenere i contagi tra il bestiame ed evitare lo sconfinamento delle mandrie, ma in realtà la motivazione sembra essere impedire l’arrivo di migranti irregolari
Corea del Nord–Corea del Sud, 1953
4 chilometri, è la divisione delle due Coree in seguito alla guerra del 1953
Marocco–Sahara occidentale, Berm, 1989
2720 chilometri per difendere il territorio marocchino dal movimento indipendentista Fronte Polisario
Irlanda, Belfast cattolica–Belfast protestante, peace lines, 1969
13 chilometri per separare i cattolici e i protestanti dell’Irlanda del Nord
Stati Uniti–Messico, muro di Tijuana, 1994
1.000 chilometri per impedire l’arrivo negli Stati Uniti dei migranti irregolari messicani e bloccare il traffico di droga
Israele–Palestina, 2002
730 chilometri per impedire l’entrata in Israele dei palestinesi, prevenire attacchi terroristici
India–Pakistan, line of control
550 chilometri per dividere la regione del Kashmir in due zone, quella sotto il controllo indiano e quella sotto il controllo pachistano
India–Bangladesh, 1989
4.053 chilometri per fermare il flusso di immigrati provenienti dal Bangladesh, bloccare traffici illegali e bloccare infiltrazioni terroristiche
Pakistan–Afghanistan, Durand Line
2.460 chilometri per chiudere i contenziosi territoriali tra i due stati che risalgono all’epoca coloniale
Kuwait–Iraq, 1991
190 chilometri per arginare un’eventuale nuova invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, dopo la guerra del golfo
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