Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Nois. Nasce in Sardegna il primo tg dei migranti per i migranti
Si chiama Nois ed è un progetto unico nel suo genere. Nasce in Sardegna il primo telegiornale realizzato e condotto da migranti.
In lingua sarda, Nois significa “noi” ed esprime la volontà di una vera integrazione tra i migranti e gli abitanti dell’isola. È un progetto pionieristico ideato da Sardegna Teatro in collaborazione con il canale online Eja tv a Cagliari ed attuato grazie all’aggiudicazione del bando Migrarti del ministero della Cultura. Da aprile dello scorso anno ha prodotto quattro puntate dedicate al tema dell’immigrazione, a informazioni pratiche sui servizi disponibili, alle possibilità di inserimento nella realtà dell’isola ma anche a contenuti di interesse culturale, letterario e cinematografico.
Com’è fatta la redazione di Nois, il primo tg dei migranti
L’accoglienza dei migranti è un tema di grande attualità in Italia ma nelle isole come Sardegna e Lampedusa, primo approdo delle migrazioni, è un problema da risolvere. E può essere risolto solo con la conoscenza della vita di queste persone, delle difficoltà quotidiane e dei pericoli che corrono.
La redazione di Nois è composta completamente da migranti per questo ha uno sguardo profondo, che pone in primo piano situazioni critiche e storie di immigrazione e riesce a rendere il migrante soggetto e oggetto di questo dialogo. I servizi mostrano con concretezza i fatti, raccontando storie di chi ce l’ha fatta e di chi ce la sta facendo, offrendo aiuto e speranza a chi ancora deve continuare il viaggio o affrontare la vita in un nuovo paese.
Leggi anche: Il 18 dicembre è la Giornata mondiale dei migranti
Scopo di Nois è quello di dare voce a una comunità eterogenea che si sta formando sul nostro territorio, con la quale è necessario interagire, e lo fa facendo parlare gli stessi migranti; i quali trovano in questo spazio la possibilità di condividere le loro esperienze di vita e le reali difficoltà con cui si sono scontrati arrivati in Italia, razzismo, emarginazione, solitudine.
Latif Yakoubou è un giovane migrante venuto dall’Africa con il sogno come tutti di una vita migliore ma anche il bisogno di raccontare quello che aveva visto e vissuto: “perché ho sopportato durante questo viaggio i momenti più difficili della mia vita; la prigione, le violenze corporali, l’attraversamento del deserto” come ha dichiarato a Sardegna Teatro.
Questa necessità lo ha spinto a proporsi alla redazione di Nois dove oggi lavora come reporter, impiego che gli garantisce un reddito e la prospettiva di una professione come giornalista, ma cosa a cui tiene maggiormente la possibilità di mostrare al mondo il lato umano di questa odissea.
Un progetto unico nel suo genere
Prima di Nois in Italia e in Europa non era mai esistito un progetto di questo genere, capace di utilizzare la televisione e i social media per aprire un canale diretto con i migranti. Nois oggi ha conseguito un discreto successo locale e continua ad essere supportato dal ministero della Cultura e del Turismo. Per restare attivo ha però bisogno di ulteriori fondi e per questo ha presentato una campagna di raccolta fondi online con la quale sarà possibile a tutti sostenerlo.
Questa iniziativa si muove contro i luoghi comuni più diffusi di rifiuto o di semplice tolleranza delle migrazioni: l’integrazione può certamente avvenire, ma attraverso l’accettazione delle diversità e definizione delle diverse identità culturali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La cooperazione allo sviluppo sta trovando nuovi ritmi. È un mutamento solo di forma e mezzi o di contenuti e senso? La risposta nell’editoriale di Avsi.
Il Libano è in ginocchio dopo il crollo della lira libanese e la crisi economica si sta trasformando anche in un’emergenza sanitaria e ambientale.
Emergency ha avviato un progetto per dare un aiuto concreto a chi si ritrova a vivere in uno stato di precarietà a causa della Covid-19.
I migranti presenti sulla nave umanitaria Ocean Viking sono arrivati a Porto Empedocle. Effettuato il trasbordo su un’altra imbarcazione.
Da una settimana la Ocean Viking attende l’indicazione di un porto sicuro nel quale sbarcare i naufraghi, ma né Malta né Italia hanno risposto.
Le negoziazioni per l’annessione unilaterale di Israele di parte della Cisgiordania palestinese proseguono. Ma il popolo palestinese non resta a guardare.
Per un migrante che vive in Italia da pochi anni, comprendere e attuare correttamente le misure di contenimento del Covid-19 può non essere scontato.
Cédric Herrou era stato condannato per aver aiutato 200 migranti a varcare il confine tra Italia e Francia. Ora è arrivata l’assoluzione definitiva.