Partendo dall’architettura, Rotterdam progetta di trasformarsi sempre più in una meta sostenibile e vivibile. E lo sta facendo davvero bene.
I progetti per la sostenibilità ambientale e sociale su Kickstarter
Dato che il campo d’azione dei progetti Kickstarter è l’innovazione, tutto ciò che è folgorante, promettente e interessante, l’idea che innova il proprio settore o che risolve problemi diffusi, ha più chance di essere sostenuta e incoraggiata. E molte sono le idee riguardanti il verde, la difesa degli animali e dell’ambiente, il sollievo a situazioni
Dato che il campo d’azione dei progetti Kickstarter è l’innovazione, tutto ciò che è folgorante, promettente e interessante, l’idea che innova il proprio settore o che risolve problemi diffusi, ha più chance di essere sostenuta e incoraggiata. E molte sono le idee riguardanti il verde, la difesa degli animali e dell’ambiente, il sollievo a situazioni sociali negative.
Topher White ha raccolto 167.299 dollari (contro la richiesta di 100.000) per rendere a energia solare una rete di telefonini da mettere fisicamente sugli alberi delle foreste a rischio deforestazione, come sentinelle sempre accese che avvertono quando sentono il rumore di seghe e ruspe.
La Cora Ball sarà realizzata con ben 297.556 dollari, contro i 10.000 richiesti, e messa in lavatrice catturerà un po’ delle nocive microfibre di plastica che scarichiamo, con l’acqua di lavaggio, negli oceani. Il designer olandese Daan Roosegaarde ha svolto una campagna per finanziare una torre che cattura lo smog della città (Smog Free Tower) e con il carbonio raccolto crea dei gioielli. La startup di Barcellona Bios Urns ha vinto ben due round, uno da 70.000 dollari per creare le urne cinerarie biodegradabili, per non aver impatto dopo che, ehm, si muore, e far crescere sui nostri cari un albero. E ora per creare un sensore che favorisca e monitori la crescita della pianta.
La celebre matita Sprout (che contiene 4 semini, è compostabile e che alla fine dell’uso la pianti e diventa un’erbetta aromatica) è nata proprio grazie a Kickstarter, ora Sprout è una società a tutti gli effetti e ha anche una sede in Danimarca.
La torre Warka Water è un altro bel successo di Kickstarter: un architetto italiano ha ideato una struttura circolare che, attraverso la condensazione, intrappola l’umidità nell’aria e la fa ricadere come acqua potabile – fino a 100 litri al giorno – perfetta per l’Africa dove c’è scarsità d’acqua ma intensissime escursioni termiche dal giorno alla notte.
Anelli di vapore
Entro il 2018 i cittadini di Copenhagen, guardando il cielo, avranno anche un chiaro segnale di quanta CO2 stanno generando le loro industrie. Kickstarter ha finanziato un sistema di generazione di anelli di vapore, che a ogni tonnellata di CO2 emessa dalla fabbrica, lancia un segnale di fumo. Lo scopo? Qui, solo di consapevolezza. Che non è poco.
Michele Iadarola ha avuto due anni fa l’intuizione, ricompensata con 32.386 dollari contro i 15.000 richiesti, di creare una rete internazionale di adozione degli ulivi in Puglia, che come ricompensa ovviamente ha la fornitura di olio extravergine pugliese.
E ancora, tra i più recenti successi di finanziamento che quindi vedranno la luce nei prossimi mesi, robot pulisci spiagge, nuovi cibi del futuro, indumenti di cotone bio, microserre da scrivania, lampade solari a Led, sistemi per elettrificare le bici, l’inchiesta del National Observer per studiare e documentare gli animali in difficoltà per i cambiamenti climatici.
Alcune buone idee eco non hanno funzionato, per esempio Cella, una carinissima minicustodia modulare per mettere ovunque pugnetti di muschio e terra e far crescere piantine un po’ dappertutto, anche assemblandole con intento artistico. Niente da fare anche a queste tavole per far arrampicare i gatti fatte con legname di recupero e quindi prive di Voc e di plastica, né questa cintura di sughero perfetta per i vegani, senza pelle di animali, fatta con i tappi di sughero riciclati. Costava anche poco, 75 dollari per quattro cinture con fibbie di colore diverso.
Sostenibilità sociale: Kickstarter come motore di cambiamento sociale
Molti progetti audiovisivi sono incentrati sullo studio di aree di disagio sociale, per far luce su problemi nascosti, ma anche per creare nuove filiere di lavoro.
La cooperativa Anka assume e istruisce le donne in Siria che vivono in campi per rifugiati, per impiegarle nella tessitura di tappeti. L’invito ai finanziatori Kickstarter era di supportare l’obiettivo di far lavorare ben 20mila donne da qui al 2020. Ed è stato un successo, la cooperativa partirà.
È stata finanziata la creazione di un robot di legno per insegnare il codice ai bambini, e una compagnia musicale tedesca sta organizzando un concerto diffuso di fronte al muro tra Messico e Stati Uniti. Scrivono: “Essendo della Germania Est, siamo personalmente stati testimoni dell’impatto dell’isolamento e dei muri politici. Il 3 giugno 2017 organizzeremo un concerto su entrambi i lati del confine e stiamo invitando musicisti sia degli Stati Uniti che del Messico per suonare insieme a noi, al Friendship Park tra Tijuana e San Diego.
Creare un’inedito archivio di attivismo artistico è invece l’obiettivo di Artspace Sydney che per un anno, ogni settimana, commissionerà a un artista diverso una performance o un’opera riguardante un problema sociale per condividere le possibili risposte a questioni politiche — dalle crisi dei rifugiati agli effetti dei cambiamenti climatici.
Non bene invece è andata la raccolta fondi per finanziare la prima compagnia di ballo con componenti gay in Cambogia.
I progetti che raggiungono il goal richiedono del tempo per essere poi realizzati, quindi non è raro che i sostenitori debbano aspettare mesi prima di ricevere gli oggetti finanziati o di poter fruire dei servizi o dei beni relativi, ma nel caso delle innovazioni socioambientali la migliore ricompensa è saper di aver dato il contributo a qualcosa di buono.
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