Referendum, migranti, Regeni, terremoto, banche, Costituzione: sono questi i tag dell’anno che stiamo per consegnare ai posteri. Cosa è successo in Italia nel 2016.
Ricorso notriv, scaduta la concessione di 5 piattaforme: fermatele
Le associazioni riunite nel comitato per il sì al referendum “sulle trivelle” (cui ha aderito anche LifeGate) presenteranno un ricorso al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per chiedere il blocco immediato di cinque concessioni estrattive situate entro le 12 miglia dalla costa, perché scadute da tempo, e la cui proroga sarebbe da considerare illegittima, perlomeno
Le associazioni riunite nel comitato per il sì al referendum “sulle trivelle” (cui ha aderito anche LifeGate) presenteranno un ricorso al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per chiedere il blocco immediato di cinque concessioni estrattive situate entro le 12 miglia dalla costa, perché scadute da tempo, e la cui proroga sarebbe da considerare illegittima, perlomeno secondo il costituzionalista Enzo Di Salvatore, che ha scritto il testo del referendum.
Oltre che presentare il ricorso notriv al Mise, i promotori stanno per rivolgersi alla Commissione Europea, sempre per sollevare la questione della durata delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi senza una precisa scadenza. Secondo i promotori, l’Italia sta violando la direttiva 94/22/CE, secondo la quale “l’estensione delle aree costituenti oggetto di autorizzazioni e la durata di quest’ultime devono essere limitate”.
La presidente di Legambiente, Rossella Muroni, in un editoriale pubblicato su LifeGate ha dichiarato: “La proroga senza limiti delle concessioni per l’estrazione di petrolio e gas rimane una colossale ingiustizia, in contrasto con le regole del diritto europeo sulla libera concorrenza”.
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È stata una sfida difficile, ma ci abbiamo creduto fino all’ultimo pur sapendo che non sarebbe stato semplice raggiungere il quorum, dati i tempi “proibitivi” imposti a questa campagna referendaria. Domenica, fino allo scoccare delle ore 23:00, abbiamo sperato nella volata, in quello scatto a sorpresa degli italiani, a dispetto di tutto e di tutti,
L’affluenza finale è stata del 32,15 per cento. Il referendum sulle trivellazioni non raggiunge il quorum e il comma sulla durata delle concessioni non viene abrograto.
Attivisti di Greenpeace di nuovo in azione venerdì 15 aprile, i blitz (come sempre, pacifici) sono avvenuti contemporaneamente in tre città (per la precisione su tre ponti) per invitare gli italiani a votare sì al referendum sulle trivelle di domenica 17 aprile A Roma sono stati aperti due enormi striscioni a Ponte Sisto, sul Tevere,
I giacimenti petroliferi nel mar Adriatico per i quali si chiede di non rinnovare le concessioni tramite il referendum di domenica 17 aprile riguarda l’un per cento del petrolio italiano. L’80 per cento, invece, viene estratto da decenni in Basilicata dove esistono 70 impianti di trivellazione concentrati in Val d’Agri. Pozzi che fanno dell’Italia il 49esimo produttore di petrolio al
Legambiente ha realizzato il dossier Signori della guerra, signori del petrolio che fa il punto sul legame tra il petrolio e lo scoppio di guerre nel mondo.
Su un totale di 227 GW installati nel mondo, l’Italia è prima con una copertura dell’8 per cento della domanda. Segno che il potenziale delle rinnovabili e tutt’altro che esaurito.
Martedì mattina, 12 aprile, i climber di Greenpeace sono entrati in azione nella Galleria Umberto I di Napoli, dove hanno aperto uno striscione di circa 150 metri quadrati raffigurante l’incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon (quella del golfo del Messico, 2010). L’immagine era accompagnata dalla scritta “Mai più” e dall’invito a votare Sì al referendum
Il presidente della Corte costituzionale ha detto, con riferimento al referendum sulle trivellazioni, che partecipare al voto significa essere buoni cittadini.