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Come il mondo si sta mobilitando dopo il terribile terremoto in Ecuador
A pochi giorni dal devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha sconvolto la costa dell’Ecuador, il bilancio delle vittime è salito a 525, più di 2.500 i feriti. Il sisma, avvenuto nella serata di sabato 16 aprile, è stato avvertito in più di otto province, tra cui la capitale Quito. Queste zone sono state poi colpite da più
A pochi giorni dal devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha sconvolto la costa dell’Ecuador, il bilancio delle vittime è salito a 525, più di 2.500 i feriti. Il sisma, avvenuto nella serata di sabato 16 aprile, è stato avvertito in più di otto province, tra cui la capitale Quito. Queste zone sono state poi colpite da più di 300 scosse di assestamento, dando luogo al peggiore disastro naturale del paese dal terremoto nella città di Ambato nel 1949.
I danni del terremoto
Almeno 6mila abitazioni sono state distrutte e più di 1.700 persone risultano ancora disperse. Il presidente Rafael Correa ha annunciato che la ricostruzione delle aree colpite richiederà decenni e ingenti investimenti statali. Le zone che hanno riportato i danni peggiori sono le città di Pedernales, Manta, Chone, Esmeraldas, Portoviejo, Muisne, Canoa e Bahía de Caraquez. Anche più di cento comunità rurali hanno subito l’impatto del terremoto.
Gran parte delle città colpite fanno parte della provincia di Manabí, dove la maggioranza della popolazione vive di agricoltura, allevamento, pesca di gamberetti e attività legate al turismo. La città di Manta è uno dei porti principali del paese ed è stata la città ad aver registrato la più grande crescita economica negli ultimi 20 anni.
La risposta al disastro
Tonnellate di cibo, acqua e beni di prima necessità sono stati inviati nei luoghi colpiti dal disastro dalle città di Quito e Guayaquil grazie alla mobilizzazione della società civile e alla collaborazione delle forze nazionali di polizia e dei vigili del fuoco. Intanto Messico, Cile, Perù, Colombia, Norvegia, Cuba, Venezuela, Bolivia e Spagna hanno inviato gruppi guidati da esperti nella gestione dei disastri per aiutare negli sforzi di salvataggio. Inoltre, decine di campagne in tutto il mondo hanno permesso di raccogliere più di 200mila dollari grazie ad attività di crowdfunding online. Alcune aziende ecuadoriane hanno donato beni di prima necessità per aiutare le famiglie più colpite.
L’Ecuador è sotto shock
Purtroppo la portata del disastro e i danni continuano ad aumentare. Ci sono persone ancora intrappolate sotto le macerie che aspettano di essere salvate. Decine di bambini si trovano in rifugi temporanei nell’attesa di ritrovare i propri genitori vivi. Allo stesso tempo, moltissimi genitori stano cercando disperatamente i propri figli ancora dispersi. Moltissimi volontari provenienti da diverse città di tutto il paese hanno raggiunto la costa per partecipare alle attività di aiuto e soccorso. Tuttavia, non sono pochi coloro che hanno subito traumi psicologici a causa dell’elevato numero di cadaveri e danni. La situazione è critica e la quantità di soldi e risorse rimane insufficiente.
La popolazione dell’Ecuador è sotto shock: famiglie distrutte, città fantasma e montagne di detriti caratterizzano la costa pacifica del paese sudamericano. La gente vive disperazione e angoscia, nella speranza che questo incubo finisca in fretta.
Deadly quakes in #Japan and #Ecuador spotlight need for stringent building codes – @UN https://t.co/pA0R99xJdn pic.twitter.com/6VS0Q5CMkb
— UN News Centre (@UN_News_Centre) 20 aprile 2016
Come aiutare gli ecuadoriani
Il mondo può aiutare in diversi modi. Prima di tutto, è importante condividere il più possibile le informazioni sulle condizioni in cui riversa l’Ecuador. In secondo luogo, ci sono molte vie per fare donazioni in modo sicuro per aiutare le vittime del terremoto. L’ambasciata dell’Ecuador in Gran Bretagna e una comunità di studenti ecuadoriani a Londra hanno pubblicato un video con le immagini del terremoto, lanciando una campagna di crowdfunding: Sos Ecuador. Perché tutti possono fare la propria parte condividendo e donando per aiutare la popolazione dell’Ecuador che sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia. Per maggiori informazioni si può consultare anche il sito dell’ambasciata ecuadoriana in Italia.
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