L’Italia produce metà del riso europeo, soprattutto in pianura Padana. La salinizzazione dovuta alla siccità sta facendo danni, ma oggi c’è una soluzione.
Terremoto: forti scosse nell’Italia centrale, crolli ma tutti in salvo
La terra torna a tremare nel Centro Italia, a due mesi esatti dal sisma che ebbe come epicentro Amatrice. Alle 19.10 di oggi, mercoledì 26 ottobre, un terremoto di magnitudo Richter 5.4 ha interessato la zona al confine tra Marche e Umbria, poco a nord dell’area interessata dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto con
La terra torna a tremare nel Centro Italia, a due mesi esatti dal sisma che ebbe come epicentro Amatrice. Alle 19.10 di oggi, mercoledì 26 ottobre, un terremoto di magnitudo Richter 5.4 ha interessato la zona al confine tra Marche e Umbria, poco a nord dell’area interessata dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto con l’evento di magnitudo 6; due ore dopo un’altra scossa, ancora più forte, di magnitudo 5,9, quando però la gente dei comuni interessati era già in strada. L’epicentro di questo terremoto è stato localizzato dall’istituto nazionale di geologia e vulcanologia tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 10 km da Norcia, 22 km da Accumoli e 18 km da Arquata del Tronto, e più precisamente nel comune di Castel Sant’Angelo sul Nera, che era già stato interessato dal sisma di agosto. Si sono verificati diversi crolli anche a Norcia, Visso e Ussita, i paesi più colpiti, ma fortunatamente non ci sono state vittime, anche se sono molti gli sfollati che hanno dovuto passare la notte in strada.
La scossa è stata sentita in modo piuttosto intenso anche a Roma e fino al basso Lazio, inducendo molte persone a scendere in strada. E anche ad Amatrice, come testimoniato dal sindaco Sergio Pirozzi intervenuto in tv, si sono verificati ulteriori crolli su edifici già colpiti dal terremoto del 24 agosto. La Croce Rossa ha subito pubblicato un vademecum con gli accorgimenti da seguire in questi casi.
#Terremoto, consigli utili su cosa fare in caso di ulteriori scosse. pic.twitter.com/sUcy7KjDkL
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) 26 ottobre 2016
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