Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Potente terremoto nel sud del Messico. Bilancio provvisorio di 90 vittime
La scossa è stata registrata tra il 7 e l’8 settembre al largo delle coste del Messico, nell’oceano Pacifico. “È il peggior terremoto dell’ultimo secolo”.
Aggiornamento lunedì 11 settembre – La protezione civile messicana, in un comunicato diffuso nella serata di domenica, ha fatto sapere che “il bilancio delle persone che hanno perso la vita ha raggiunto quota 90. Lo stato che ha patito il maggior numero di vittime è quello di Oaxaca (71 morti accertati), seguito dal Chiapas (15) e dallo stato di Tabasco (4)”. Il terremoto è stato definito dalle autorità il peggiore dell’ultimo secolo.
Un sisma di magnitudo 8,4 ha colpito il Messico meridionale nella notte tra giovedì e venerdì 8 settembre. I morti accertati sono già cinque, ma si teme che il bilancio possa aggravarsi nelle prossime ore. Il presidente Enrique Pena Nieto ha inizialmente anche allertato la popolazione circa un possibile rischio di tsunami, dal momento che l’epicentro della scossa è situato circa 100 chilometri al largo del Chiapas, sulla costa dell’oceano Pacifico. La possibilità di un’onda distruttiva è stata tuttavia esclusa dagli organismi di controllo.
Panico a Città del Messico, abitazioni al buio. Vittime in Chiapas
La scossa è stata registrata alle 23.59, ora locale: le 6.49 in Italia. Il movimento tellurico è stato avvertito nitidamente anche nella capitale Città del Messico, dove centinaia di persone si sono precipitate in strada e molte abitazioni sono attualmente al buio. Un bambino è morto nello stato di Tabasco, schiacciato dal crollo di un muro. Altre tre vittime sono state registrate nel Chiapas, nella città di San Cristobal de las Casas.
READ: @phivolcs_dost cancels Sea-Level Change Monitor; says no destructive tsunami threat to the Philippines associated to #MexicoQuake pic.twitter.com/AmLEMLulZX
— ABS-CBN News Channel (@ANCALERTS) 8 settembre 2017
La nazione americana è situata sul punto di incontro di ben cinque placche tettoniche. Nel settembre del 1985, un terremoto aveva devastato la capitale, distruggendo edifici, infrastrutture e causando la morte di oltre 10mila persone.
Foto di apertura di U.S. Geological Survey, tratta da Twitter.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Nel bacino di Kariba, in Zambia, c’è poca acqua a causa della siccità. Questo non permette di produrre elettricità e il paese è in balia dei blackout.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.
María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia premiati “per la loro lotta per libertà e democrazia in Venezuela” e contro il regime di Maduro.