
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Dopo quasi venti anni di assenza nel sud-est del Gabon è stata documentata la presenza di un leone, nuovi studi determineranno se si tratta di un esemplare isolato.
Quando i ricercatori dell’organizzazione statunitense Panthera, Ong dedicata alla conservazione dei felini selvatici e dei loro ecosistemi, hanno osservato le immagini riprese dalle due telecamere nascoste installate per riprendere gli scimpanzé non credevano ai loro occhi.
La grande figura che cammina nel video, lungo una pista “tracciata” dagli elefanti nel Batéké Plateau National Park, in Gabon, è senza dubbio un leone maschio (Panthera leo), dichiarato ormai “localmente estinto”. In Gabon i leoni vivevano numerosi fino agli anni Cinquanta, poi il bracconaggio, la caccia massiccia delle loro prede e la distruzione dell’habitat ne hanno decimato la popolazione. Erano quasi venti anni, dal 1996, che non ne veniva avvistato un esemplare.
«Questo filmato è stato veramente una sorpresa, è la prova che la vita per i leoni del Gabon è ancora possibile – ha dichiarato Philipp Henschel, coordinatore del programma di tutela dei leoni della Ong Panthera. – Questa scoperta dimostra che gli sforzi delle autorità gabonesi per proteggere l’ambiente, soprattutto grazie all’istituzione del Batéké Plateau National Park nel 2002, hanno avuto successo”.
Le fortunate riprese sono state effettuate nell’ambito di uno studio sugli scimpanzé (Pan troglodytes) realizzato in un territorio che si estende dal Gabon alla Repubblica Democratica del Congo e guidato dal gruppo Panthera in collaborazione con l’Istituto Max Planck per l’evoluzione dello scimpanzé e la Fondazione Aspinall.
La presenza del leone ha una duplice spiegazione secondo i ricercatori, potrebbe essere un esemplare solitario arrivato proprio dallo stato confinante, attraversando a nuoto l’enorme fiume Congo, i leoni maschi senza branco possono spostarsi anche 300-400 chilometri dalla loro zona natale, oppure, si spera, potrebbe fare parte di un branco più ampio. Panthera ha già annunciato l’avvio di una dettagliata ricerca proprio per scoprire se esiste un nuovo branco di leoni stanziale in Gabon.
L’avvistamento rappresenta una buona notizia per il re della savana, animale che fino a diecimila anni fa era diffuso in quasi tutto il pianeta ed era il secondo grande mammifero più diffuso dopo l’uomo mentre oggi, secondo uno studio di Plos-One, sopravvivono in natura appena 35mila leoni che occupano circa un quarto della superficie storicamente abitata dalla specie.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.