Attivismo, nuove tecnologie, scelte politiche coraggiose: chiudiamo il 2024 con 7 buone notizie sul clima che ci hanno dato speranza.
L’Accordo di Parigi entra in vigore grazie alla ratifica dell’Europa
Con 610 sì, 31 astenuti e 38 no oggi il parlamento europeo di Strasburgo ha dato il suo consenso alla ratifica dell’Accordo di Parigi. Con questo voto viene ufficialmente superata la soglia dei 55 paesi firmatari che rappresentano il 55 per cento delle emissioni globali di CO2, rendendo il trattato internazionale giuridicamente vincolante. Un voto
Con 610 sì, 31 astenuti e 38 no oggi il parlamento europeo di Strasburgo ha dato il suo consenso alla ratifica dell’Accordo di Parigi. Con questo voto viene ufficialmente superata la soglia dei 55 paesi firmatari che rappresentano il 55 per cento delle emissioni globali di CO2, rendendo il trattato internazionale giuridicamente vincolante.
Un voto storico
“La ratifica dell’Accordo è una grossa conquista ed è ancora più significativa perché affronta uno dei temi più critici di questo tempo”, ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, nel suo intervento iniziale. “Questa settimana anche l’India ha ratificato l’Accordo, dopo Cina e Stati Uniti. Mi congratulo con tutti questi governi per l’adesione. Ora c’è l’opportunità di fare un passo storico nei confronti del nostro futuro. Consentendo l’entrata in vigore dell’accordo in tempi rapidi”.
“Stiamo lavorando per garantire una rapida entrata in vigore dell’Accordo”, ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente Giovanni La Via. “Dobbiamo ridurre sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra. Per questo motivo, stiamo lavorando molto in materia di politica climatica. Dobbiamo lavorare sull’efficienza energetica e sulle energie rinnovabili al fine di ridurre la produzione di gas serra”.
L’Ue ratifica l’Accordo di Parigi a tempo record
Se per l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto si dovettero attendere otto anni, per l’Accordo di Parigi non son passati nemmeno dodici mesi. Segno che pare esserci la volontà politica necessaria per dei veri accordi vincolanti e legali per la riduzione delle emissioni e per stare al di sotto degli auspicati due gradi di aumento delle temperature globali.
Col voto di oggi l’Accordo entrerà in vigore presumibilmente a Marrakech, durante la Cop 22 che si terrà dal 7 al 18 novembre prossimi. Anticipando anche le presidenziali americane: cosa da non sottovalutare vista la posizione contraria del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump.
“A Marrakech inizieremo il processo di attuazione delle politiche dopo Parigi”, spiega La Via. “Abbiamo in programma di compiere progressi significativi sugli elementi chiave dell’accordo, tra cui un migliore quadro sulla trasparenza, i dettagli delle aste sulle quote di emissioni, ulteriori indicazioni sui contributi determinati a livello nazionale e un meccanismo per facilitare l’attuazione e promuovere il rispetto dell’accordo”.
“Mantenere tardi le promesse – ha dichiarato il presidente Jean-Claude Juncker – rischia sempre di più di minare la credibilità dell’Unione. Consideriamo l’accordo di Parigi. Noi europei siamo i leader mondiali in materia di azione per il clima. È stata l’Europa che ha mediato il primo accordo globale giuridicamente vincolante sul clima. È stata l’Europa che ha creato l’ambiziosa coalizione che ha reso possibile l’accordo di Parigi. Invito tutti gli Stati membri e questo Parlamento a fare la loro parte nelle prossime settimane, non nei prossimi mesi. Dobbiamo agire rapidamente”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal 9 dicembre 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming il podcast Bugie! per una corretta informazione sulla sostenibilità.
In caso di allerta meteo, i lavoratori spagnoli avranno diritto a un congedo climatico retribuito che può durare fino a quattro giorni.
Uccello migratore della famiglia degli scolopacidi, il chiurlottello non è più avvistato dal 1995. Uno studio lo considera estinto al 96 per cento.
Finanza climatica, carbon credit, gender, mitigazione. La Cop29 si è chiusa risultati difficilmente catalogabili in maniera netta come positivi o negativi.
Approvato il testo sulla finanza climatica. Al sud del mondo la promessa di 300 miliardi di dollari all’anno: molto meno del necessario.
Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative.
Pubblicati i nuovi testi alla Cop29 di Baku. C’è la cifra di 1.300 miliardi di dollari, ma con un linguaggio molto vago e quindi debole.
Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.