Si chiama The Human Society il progetto di Vaillant per promuovere la diffusione di modelli organizzativi, di vita e di consumo più etici. Un nuovo umanesimo aziendale, come l’ha definito l’ad Gherardo Magri.
Welfare aziendale, innovazione e ambiente. Ecco la Csr Unipol
Asili nido aziendali, fondo pensione per dipendenti, cassa di assistenza sanitaria. E ancora, innovazione nei servizi erogati, accurata gestione finanziaria e riduzione degli impatti ambientali. Questi e non solo sono i fattori di sostenibilità nei quali il Gruppo Unipol si è impegnato nel 2013. Risultati confermati anche dall’inserimento all’interno dell’indice Italian Banchs Index di
Asili nido aziendali, fondo pensione per dipendenti, cassa di assistenza sanitaria. E ancora, innovazione nei servizi erogati, accurata gestione finanziaria e riduzione degli impatti ambientali.
Questi e non solo sono i fattori di sostenibilità nei quali il Gruppo Unipol si è impegnato nel 2013. Risultati confermati anche dall’inserimento all’interno dell’indice Italian Banchs Index di Standard Ethics avvenuto nel 2013, che misura la qualità della governance delle banche italiane quotate.
Unipol, nel mondo delle quotazioni, fa parte anche di altri tre indici di sosteniblità, riconosciuti nel mondo azionario come indici che valutano esternamente le politiche di sostenibilità intraprese.
Il riconoscimento finanziario non è l’unico dei parametri che stanno a dimostare il successo delle politiche di Csr del Gruppo. Secondo Carlo Cimbri, ammistratore delegato di Unipol, quella del Gruppo è:
Una filosofia imprenditoriale che cerca di coniugare sempre l’indispensabile esigenza di efficienza e redditività economica, con obiettivi di carattere sociale, attraverso modalità di governo e gestione dell’impresa trasparenti e rispettose del mercato, così come delle persone.
Ecco allora l’impegno nella promozione di iniziative culturali e di formazione in tutto il territori nazionale, e l’impegno nel supportare l’occupazione giovanile, in particolare per quanto riguarda il triennio 2013-2015.
Primario inoltre l’impegno nella riduzione delle emissioni e degli impatti ambientali con specifiche azioni, sia a livello aziendale che nei confronti dei clienti e della comunità. Si parla quindi di ristrutturazioni green degli immobili del patrimonio. Di sviluppo di attività di monitoraggio e riduzione dei consumi energetici sul nuovo patrimonio. Di promozione della mobilità sostenibile tra i dipendenti.
“I risultati conseguiti ci incoraggiano a proseguire e a moltiplicare il nostro impegno per il futuro”, dichiara Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol. “Con la consapevolezza che le nuove dimensioni del Gruppo generano maggiori attese e quindi ci caricano di nuove e più rilevanti responsabilità”.
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