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Acido alfa lipoico per il diabete. Dove si trova, proprietà, dosaggio e controindicazioni
L’acido alfa lipoico prende parte ad importanti reazioni metaboliche, è un potente antiossidante e un supporto prezioso per chi soffre di diabete.
L’acido alfa lipoico è un antiossidante con caratteristiche che lo rendono una sostanza preziosa e unica. A differenza di altri antiossidanti può essere sia liposolubile sia idrosolubile quindi interviene ed esplica la sua funzione su un numero considerevole di radicali liberi, sia all’interno sia all’esterno della cellula.
Acido alfa lipoico, dove si trova
Acido grasso prodotto dall’organismo, l’acido alfa lipoico viene introdotto attraverso l’alimentazione consumando broccoli, pomodori, spinaci, insalate, cavoli, piselli, lievito di birra, riso integrale e carni. Teniamo presente però che malgrado la quantità contenuta negli alimenti la sua biodisponibilità è scarsa.
Acido alfa lipoico, le caratteristiche principali
L’azione antiossidante dell’acido alfa lipoico è di primaria importanza e la sua efficacia è indiscutibile ma anche altre caratteristiche lo rendono un elemento prezioso. Favorisce la rigenerazione di alcune sostanze antiossidanti quali la vitamina C e la vitamina E, inoltre aumenta i livelli di glutatione nelle cellule. È un elemento fondamentale per l’organismo in quanto partecipa alla trasformazione del glucosio e dei grassi in energia.
Acido alfa lipoico contro il diabete
Proprio in virtù della sua capacità di intervenire in modo favorevole nel metabolismo degli zuccheri e di potenziare l’efficienza dell’insulina abbassando la glicemia l’acido alfa lipoico viene utilizzato da persone affette da diabete. Durante la sua assunzione rimane fondamentale il controllo continuo e costante della glicemia attraverso l’autoesame.
In alcuni paesi europei da anni viene consigliato non solo per ridurre i valori glicemici ma soprattutto per la prevenzione di quelle che sono gli effetti secondari del diabete, prima fra tutte la neuropatia diabetica, complicanza che può riguardare sia il sistema nervoso periferico sia quello autonomo.
Nella neuropatia periferica vengono generalmente colpiti gli arti inferiori e i sintomi possono essere parestesia, ossia la modificazione della sensibilità, formicolio, bruciore, dolore generale che aumenta durante il riposo notturno e sudorazioni ingiustificate. Nella neuropatia vegetativa si possono avere difficoltà gastro-digestive con uno svuotamento dello stomaco rallentato, stitichezza, difficoltà nello svuotamento completo della vescica, problemi oculari, sessuali e cardiocircolatori.
Leggi anche: La prima colazione per chi ha diabete e iperglicemia
Acido alfa lipoico, dosaggio
L’assunzione dell’acido alfa lipoico diventa quindi un alleato importantissimo nella prevenzione delle complicanze che il diabete può scatenare. Si è valutato che un dosaggio di 50 milligrammi al giorno (mg/die) permette di attivare una buona azione preventiva.
Nelle situazioni dove la neuropatia è già in atto generalmente viene consigliato un dosaggio maggiore (600 mg/die) per almeno sei o sette mesi consecutivi: già dopo tre settimane sembra ci sia una riduzione dei sintomi più importanti. A oggi non si conoscono reazioni avverse, anzi il dosaggio sopra indicato sembra essere il più idoneo per il miglioramento dei sintomi.
Acido alfa lipoico, controindicazioni
È consigliato assumere l’integratore lontano dai pasti per favorirne al meglio l’assorbimento a livello intestinale che sembra essere ridotto se assunto contemporaneamente ad altri alimenti. Particolare attenzione devono porla le persone diabetiche che fanno uso di insulina in quanto la riduzione della glicemia indotta dall’acido alfa lipoico potrebbe dare vita a crisi ipoglicemiche.
Naturalmente per sfruttarne al massimo i vantaggi dell’acido lipoico si dovrebbe associare uno stile di vita corretto e sano, aumentando il movimento fisico e migliorando la qualità della propria alimentazione.
Si può acquistare l’acido alfa lipoico in comode compresse o capsule ma si suggerisce di rivolgersi sempre a personale competente che in base alla situazione provvederà a consigliare i dosaggi corretti. A scopo precauzionale è sconsigliato l’uso in gravidanza se non prescritto dal proprio medico.
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