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Puglia, come Bari ha rivoluzionato il bike sharing
Il riscatto del Mezzogiorno riparte dal nuovo bike sharing creato da una start up di Bari. Un’evoluzione del classico schema di condivisione delle biciclette che potrebbe rivelarsi una vera rivoluzione per la mobilità ciclabile e motivo di orgoglio per la Puglia e il sud Italia. Geteasybike è il primo bike sharing free floating, senza stazioni
Il riscatto del Mezzogiorno riparte dal nuovo bike sharing creato da una start up di Bari. Un’evoluzione del classico schema di condivisione delle biciclette che potrebbe rivelarsi una vera rivoluzione per la mobilità ciclabile e motivo di orgoglio per la Puglia e il sud Italia.
Geteasybike è il primo bike sharing free floating, senza stazioni di scambio come invece funziona il tradizionale bike sharing. Un esperimento nato a Bari e testato dagli studenti del Politecnico. Il funzionamento è abbastanza semplice: si scarica l’applicazione sullo smartphone, sulla mappa si possono vedere dove sono stazionate le bici disponibili, sia tramite geolocalizzazione sia con ricerca stradale.
Le bici sulla mappa hanno colori diversi: le bici blu sono quelle in uso, le verdi sono quelle libere, quella che si prenota diventa arancione. Per dieci minuti si ha un diritto di prenotazione che verrà annullato se non si completa la procedura. A quel punto si riceve un codice di sblocco che andrà inserito sul lucchetto di cui sono dotate le biciclette del sistema Easybike. Arrivati a destinazione si otterrà un nuovo codice per il blocco che andrà accompagnato con una foto del punto in cui è stata parcheggiata la bici.
Tra le funzioni social ci sono i commenti: possono essere utili per avvertire dove e quando si lascia la bici prenotata, in modo che qualcun altro possa esserne informato. Con le chat della app si può anche socializzare e fare amicizia, un’opportunità per decidere di pedalare anche insieme. Ci sono poi anche la sezione gioco e la possibilità di ottenere bonus per l’uso.
Questa evoluzione del bike sharing realizzata a Bari è un modello decisamente più economico di altri modelli a colonnina, di più facile gestione e modificabile in base ai periodi e ai luoghi interessati, tanto da poter personalizzare il servizio di condivisione di biciclette a seconda delle situazioni.
Geteasybike realizza infatti uno studio dei flussi di mobilità urbana, universitaria o aziendale per l’individuazione delle aree ottimali al parcheggio dei mezzi.
Sul loro sito spiegano come questo bike sharing sia ideale per:
- piccoli comuni;
- grandi campus universitari;
- centri di ricerca;
- poli di formazione;
- grandi aziende sopra i 300 dipendenti;
- distretti turistici.
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