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Ci aspettano cinque anni da record per le rinnovabili, lo dice l’Aie
Le rinnovabili saranno nei prossimi cinque anni la fonte elettrica con la maggior crescita, soprattutto solare ed eolico.
Buone notizie in arrivo dal quartier generale dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) che per la prima volta dopo anni rivede al rialzo le stime di sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione elettrica. Secondo il rapporto Medium-Term Renewable Market Report, presentato il 25 ottobre a Parigi dall’Agenzia, la capacità globale di generazione elettrica da fonti rinnovabili dovrebbe crescere del 42 per cento (825 Gigawatt – GW) entro il 2021, stime più alte del 13 per cento rispetto al rapporto pubblicato lo scorso anno. Le previsioni dell’Agenzia indicano che la produzione di energia elettrica da rinnovabili sul totale passerà dal 23 per cento circa del 2015 a quasi il 28 per cento nel 2021.
Motivo di una previsione così ottimistica sono soprattutto le politiche a favore dello sviluppo delle rinnovabili di Stati Uniti, Cina, India e Messico, oltre a una valutazione del calo dei prezzi delle tecnologie al 2021 stimati del 25 per cento per il solare e del 15 per cento per l’eolico a terra.
“Stiamo assistendo a una trasformazione dei mercati energetici globali guidata dalle fonti rinnovabili e, come accade in altri settori, il fulcro di tale crescita è legata ai mercati emergenti”, ha detto il Fatih Birol, direttore esecutivo della Aie.
I record del 2015
Il 2015 è stato l’anno del giro di boa, oltre il 50 per cento della nuova capacità di generazione installata nel mondo è stata rappresentata da rinnovabili che ha raggiuto i 153 GW, oltre il 15 per cento in più rispetto al 2014. La volata è stata tirata soprattutto da eolico con 66 GW e dal solare fotovoltaico con nuovi 49 GW. Ecco i dati:
- le rinnovabili hanno sorpassato il carbone come nuova capacità installata
- mezzo milione di pannelli solari installati ogni giorno a livello mondiale
- in Cina, che ha rappresentato il 40 per cento della nuova capacità eolica, sono state installate due turbine eoliche all’ora.
About half a million #solar panels were installed every day around the world last year! Find out more ? https://t.co/vbCBWA62Xypic.twitter.com/YspPmkex21
— IEA (@IEA) 25 ottobre 2016
Le previsioni per il futuro
Le rinnovabili rappresenteranno oltre il 60 per cento dell’incremento della produzione elettrica a livello mondiale, colmando rapidamente il gap esistente con il carbone. La produzione da fonti rinnovabili dovrebbe superare i 7600 Terawattora (TWh) entro il 2021, pari all’attuale generazione di energia elettrica degli Stati Uniti e l’Unione Europea messe assieme.
60 #wind turbines will be installed around the world every day over the next 5 years https://t.co/bCdA24Ubsy pic.twitter.com/zx9St9cGSc — IEA (@IEA) 25 ottobre 2016
Questi i numeri, ma l’Aie prevede per i prossimi cinque anni un mondo a due velocità. Da un lato l’Asia che assumerà la guida della crescita rinnovabili, anche se sarà in grado di soddisfare solo parzialmente l’aumento della sua domanda elettrica. La Cina da sola rappresenterà il 40 per cento della crescita globale di energia rinnovabile, e nonostante questo riuscirà a soddisfare solo la metà della crescita della domanda di energia elettrica del Paese. In netto contrasto la situazione di Europa, Giappone e Stati Uniti dove tra il 2015 e il 2021 l’ulteriore produzione da fonti rinnovabili supererà la crescita della domanda di energia elettrica.
30,000 #solar panels will be installed every hour around the world over the next 5 years. Find out more ? https://t.co/iRTeR9jxvJpic.twitter.com/IUc4inJ12d
— IEA (@IEA) 25 ottobre 2016
Cosa spinge il settore delle rinnovabili
Sono numerosi i fattori che entrano in gioco in questo scenario di sviluppo delle rinnovabili: più concorrenza, maggiore sostegno politico da parte dei mercati chiave e sviluppo tecnologico.
I cambiamenti climatici anch’essi sono un potente driver per le energie rinnovabili, ma non sono l’unico. In molti paesi, infatti, preme di più ridurre i livelli di inquinamento dell’aria, attraverso la diffusione di auto elettriche per esempio. e diversificare le fonti di approvvigionamento per aumentare la sicurezza energetica, soprattutto nei paesi emergenti dell’Asia.
Le difficoltà che minano lo sviluppo dell’energia verde
Attenzione però a farsi trascinare dai facili entusiasmi, l’Agenzia precisa che benché il 2015 sia stato un anno eccezionale, ci sono ancora motivi di cautela. L’incertezza politica persiste in troppi paesi, rallentando il ritmo degli investimenti, inoltre i rapidi progressi delle rinnovabili intermittenti – come l’eolico e il fotovoltaico – possono esasperare i problemi di integrazione nel sistema elettrico di alcuni mercati. Da non sottovalutare anche il fatto che il costo delle rinnovabili rimane un ostacolo in molti paesi in via di sviluppo.
C’è poi l’annoso problema del settore termico e dei trasporti, dove la penetrazione delle rinnovabili è da sempre un problema e non di facile soluzione se non con forti politiche di sostegno. Ma nonostante tutto la strada ormai è tracciata ed è difficile pensare a un’altra direzione del percorso se non quella di uno sviluppo energetico a basso tenore di carbonio, per arrivare addirittura a “zero emissioni”.
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