
Il terremoto del 28 marzo non ha abbattuto solo le case e provocato vittime, ma ha colpito anche molti siti culturali del Myanmar. Cosa sappiamo?
Il piccolo grande Giacomo ci offre un esempio unico di come il gelato possa attenuare il peggior pessimismo.
Il Leopardi nei suoi soggiorni a Napoli frequentava il Caffè Angioli, in via Toledo, e fu lì, davanti a uno dei tanti gelati che usava consumare che incontrò uno dei suoi biografi, Antonio Ranieri (che con l’attuale sorbetterai industriale non c’entra niente). Pare che Giacomino, ci riferiamo al suo aspetto fisico gracile e di bassa statura, si facesse servire enormi porzioni, tanto che la gente intorno a lui lo derideva dicendo “che era più grande il suo gelato di lui”.
Treich nel suo “Almanach des Lettres” racconta che Leopardi era solito ordinare tre grossi gelati per volta e quando il cameriere li portava, gli diceva di metterli l’uno sull’altro. Ranieri stesso completa questa affermazione descrivendo come il poeta, per quanto fosse irritato della continua impertinenza delle persone che lo guardavano, continuava comunque a mangiare il suo grande gelato, rispondendo alle burle mostrando una visibile soddisfazione.
Il fanatismo del Leopardi per il gelato è confermato da un aneddoto sulla sua morte, che avvenne proprio a Napoli. Pare che negli ultimi mesi della sua vita il poeta si alimentasse ormai soprattutto di gelati e un giorno, sul letto di morte, si lamentava dell’afa e del caldo. Più volte pregò perché gli portassero un gelato, ma gli portarono una tazza di cioccolato caldo. E chissà, forse a quel punto il Leopardi capì che ormai non c’era più motivo per vivere.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il terremoto del 28 marzo non ha abbattuto solo le case e provocato vittime, ma ha colpito anche molti siti culturali del Myanmar. Cosa sappiamo?
Nel West End a Londra è in scena Kyoto, uno spettacolo che parla dei vari negoziati sul clima che hanno segnato la storia della diplomazia climatica.
Il celebre Museo d’Orsay parigino ha lanciato una “riflessione universale sul clima”, attraverso un’esposizione diffusa in tutta la Francia.
In un Volvo Studio ampliato e rinnovato torna un programma culturale che esplora l’interazione creativa tra arte, musica e innovazione, riflettendo l’approccio olistico del marchio alla sostenibilità e alla valorizzazione della persona.
Sette idee per vivere l’atmosfera natalizia tra lo shopping nei mercatini, passeggiate in borghi vestiti a festa e mirabili opere d’arte.
A Milano un murale intitolato “Respiro” ha l’obiettivo di dare un tocco di verde in più alla città e non solo.
Dal 23 al 29 settembre a UpTown Milano concerti, laboratori creativi, eventi dedicati all’arte, al benessere, alle api e alla biodiversità.
L’umanità tutta, scandagliata grazie alla fotografia, etica è in mostra a Lodi dal 28 settembre per un mese intero. Per avere a fuoco la realtà.
L’arte non è solo una forma di evasione, ma uno strumento potente per affrontare la realtà. Per questo nasce l’arteterapia contro l’ecoansia.