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Festa del teatro ecologico: a Stromboli l’arte senza energia elettrica
Torna dal 26 giugno al 4 luglio la Festa del teatro ecologico a Stromboli nelle isole Eolie, il festival di teatro, musica e danza unico nel suo genere perché “va in scena” senza l’ausilio di alcuna energia elettrica. L’isola, la sua potente bellezza e la natura selvaggia diventano il solo regista degli spettacoli. Per la
Torna dal 26 giugno al 4 luglio la Festa del teatro ecologico a Stromboli nelle isole Eolie, il festival di teatro, musica e danza unico nel suo genere perché “va in scena” senza l’ausilio di alcuna energia elettrica. L’isola, la sua potente bellezza e la natura selvaggia diventano il solo regista degli spettacoli. Per la terza edizione il tema è Shakespeare, colui che ha cambiato la storia della letteratura e del teatro in particolare.
La forza della natura è il regista alla Festa del teatro ecologico
Quest’anno ricorre l’anniversario dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare, il drammaturgo e poeta inglese che anche a Stromboli verrà celebrato durante la festa del teatro ecologico, o eco-logico, come scrivono i suoi ideatori, in riferimento all’importanza che il logos – il discorso – riveste nel teatro e in questo evento teatrale in particolare e alla natura eco di tutta la festa. Questo festival infatti si svolge tutto sull’isola, tra la sua gente, le sue spiagge, la sua natura, sotto il suo sole senza l’apporto di alcuna energia elettrica: la natura diviene protagonista, quasi regista di ogni rappresentazione.
Il centro del programma della festa è certamente Tempesta on the rocks, la versione di Alessandro Fabrizi de La tempesta di Shakespeare, una rappresentazione unica, divisa in tre momenti differenti, in tre luoghi differenti dell’isola, protagonista assoluta di questa commedia del teatro elisabettiano. E di questa sua messa in scena Alessandro Fabrizi dice “Non sono il regista ma l’ideatore di quest’avventura, una rappresentazione che è un’avventura prima ancora di essere teatro”. Con lui Giorgio Rossi per i movimenti, Paolo Zuccari e Hossein Taheri tra gli attori, ci parlano di uno dei grandi conflitti dell’uomo, quello tra arte e natura.”Da sempre – continua Fabrizi – ciò che l’uomo cerca di fare è di sottrarsi alla potenza della natura e di domarla. Il bisogno di controllo contraddistingue l’essere umano che però, inevitabilmente, si trova davanti all’impossibilità di poter agire fino in fondo come crede, costretto a piegarsi alla forza della natura.”
Un’avventura, perché rappresentare all’aria aperta un testo teatrale, significa essere in balia dell’isola, del tempo, degli elementi naturali che dominano l’uomo, quasi privandolo della sua volontà. Tempesta on the rocks sarà “in scena” martedì e mercoledi 28 giugno dalle 18:00 in un’atmosfera unica ma misteriosa e sconosciuta, che potrebbe cambiare in ogni istante proprio per “volere dell’isola”.
Sempre Fabrizi dice che …”la scelta di Shakespeare come tema di questa terza edizione, è dovuta, oltre all’anniversario dei 400 anni, anche a ciò che il drammaturgo inglese rappresenta: un mix di aulico e popolare che è l’essenza stessa del teatro ed è perfetta su quest’isola e ne La tempesta così rappresentata. Tra la gente, senza filtri, nell’isola, senza palchi, senza quinte. Solo la parola, il dialogo ovunque nell’isola.”
Un’isola, Stromboli, ci racconta ancora Fabrizi, che ha risposto positivamente a quest’iniziativa artistica che ormai da 3 anni dà vita a ogni aspetto e angolo di questa comunità. Tutti, in modi diversi e a seconda della propria disponibilità, aiutano questa festa, la seguono, se ne sentono partecipi. La speranza e il desiderio è quello che la sacralità del teatro inteso classicamente, a Stromboli svanisca piano piano, lasciando spazio a una nuova fruizione, più libera, spontanea, naturale, nel vero senso del termine: secondo natura. Perchè il teatro, anche al tempo di Shakespeare, era una festa popolare.
Il teatro senza energia elettrica ma con l’energia della natura
Il valore artistico di questa festa del teatro e dell’arte emerge in tutto il programma: lunedì 27 alle 22:00 Bruce Myers, grande attore inglese che ha attraversato le opere di Shakespeare con le più prestigiose compagnie internazionali (dalla Royal Shakespeare Company a Peter Brook), racconta i suoi Shakespeare e regala alcuni dei più bei sonetti del canzoniere shakespeariano, il Libro dell’Amore dal Rinascimento in poi.
A chiudere questi giorni di teatro, domenica 3 luglio invece, “L’ammore nunn’è ammore” con Lino Musella che interpreterà i versi di Dario Jacobelli, poeta napoletano scomparso, che si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare. Due versioni agli antipodi, due mondi diversi, un solo grande ispiratore.
Alla domanda “Che cosa ti aspetti dalla Festa del teatro ecologico 2016?” Alessandro Fabrizi risponde: “Di sopravvivere”. Il teatro in Italia, e piccole avventurose produzioni come questa in particolare, ha sempre più bisogno del sostegno di tutti: chi volesse supportare la Festa può fare una donazione, qui tutte le coordinate, ricordando che tutti gli artisti intervengono a titolo gratuito, portando un dono alla Festa e anche gli eventi sono a ingresso gratuito.
Venire sull’isola di Stromboli in questi giorni significa essere su un grande palcoscenico e godere del dialogo tra la terra, il fuoco, l’aria e il mare. Sulle spiagge dell’isola, nei vicoli del paese, sul molo del porto, nei boschi, accanto alla strada di fuoco tracciata dalla lava incandescente di questo luogo unico, sono allestiti tutti gli eventi in programma, illuminati dal sole o dal fuoco. Un evento speciale, una festa dell’arte, un regalo per tutti.
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