Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
In Giappone ci sono più colonnine che distributori di benzina
Il sorpasso è avvenuto l’anno scorso. L’ansia da prestazione elettrica non spaventa più e l’auto elettrica decolla. E ora il Giappone punta sull’idrogeno.
Sono circa 40 mila le stazioni di ricarica per auto elettriche già operative oggi in Giappone, se si contano sia le pubbliche che le private, contro i 34 mila distributori di benzina. Un sorpasso avvenuto già lo scorso anno, quando Nissan si prese la briga di fare il calcolo.
In Giappone l’elettrico vola
Si tratta di un vero record visto che l’introduzione di modelli elettrici sul mercato è recentissima. Ma ciò che più conta e confermato anche da Joseph G. Peter, a capo del settore finanziario di Nissan è che: “un fattore importante per la crescita del mercato è lo sviluppo dell’infrastruttra di ricarica”. Ovvero è proprio la crescita della rete di ricarica che può spingere la diffusione dell’auto elettrica, riducendo la famosa ansia da prestazione da autonomia limitata.
Non solo auto elettriche in Giappone
Un notizia che fa il paio con quella più recente che ha visto un consistente investimento da parte del Governo giapponese per lo sviluppo di una rete di rifornimento per auto a fuel cell: 300 stazioni entro il 2030. Rete che spingerà la vendita di auto alimentate ad idrogeno. Il Giappone ha quindi scelta su quale tipo di mobilità puntare, sia come nuovi modelli di auto, sia come infrastruttura di ricarica.
Dal prossimo anno incentivi per la mobilità elettrica
Anche in Italia qualcosa si muove. Pare che il Governo stia preparando un documento che verrà presentato a fine maggio durante gli Stati Generali dell’auto elettrica a Lainate, dedicato agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e allo sviluppo di un’adeguata infrastruttura per la ricarica. Si inizierà quindi a parlare di un adeguamento del Codice della strada in base alla futura presenza anche delle auto elettriche, oltre che a delle linee guida per le stazioni di ricarica rapide all’intero delle normali stazioni di benzina.
Per quanto riguarda gli incentivi, il piano dovrebbe contenere una riduzione dell’Iva al 10 per cento, un sistema di detrazioni fiscali pensato in particolare per aziende e imprenditori, e un incentivo statale fino a 5 mila euro per l’acquisto di un’auto nuova. Per averne la certezza però, si dovrà aspettare il 27 maggio.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Marco Biffoni è commercial&business development director Alstom Italia, la società che introdurrà in Valcamonica il primo treno a idrogeno d’Italia. Con lui abbiamo fatto un punto su presente e futuro del trasporto ferroviario.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
La Sardinia innovative boat week porta in mare le tecnologie più avanzate di solare, elettrico e idrogeno per le imbarcazioni.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.