Tra i 28 e i 38 i milioni incassati da Torino in cinque giorni. Alberghi pieni. Raccolta differenziata al 70 per cento. Ma i valori più importanti sono le relazioni. Questo è stato Terra Madre Salone del Gusto 2016.
I piemontesi aprono la porta di casa al popolo di Terra Madre
Mille posti letto messi a disposizione dai cittadini per ospitare i delegati di Terra Madre Salone del Gusto. L’affetto dei piemontesi per il grande evento di Slow Food si rinnova anche quest’anno attraverso l’accoglienza e la condivisione.
L’appello dello scorso marzo di Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, non è caduto nel vuoto: le famiglie piemontesi hanno offerto mille posti letto nelle proprie case per ospitare i delegati dell’edizione 2016 di Terra Madre Salone del gusto. 150 a Torino e 850 nelle province limitrofe.
“Tempo fa, in un momento terribile per l’ospitalità in Europa, ho chiesto ai torinesi e ai piemontesi un grande favore. Ho chiesto loro di rinnovare e di superare il grande impegno con cui hanno sempre accolto i delegati di tutto il mondo durante gli eventi organizzati da Slow Food. Oggi, a pochi mesi di distanza, in un momento in cui si ergono muri invece di costruire ponti, e in una situazione in cui dominano ancora la diffidenza e l’odio verso lo straniero e verso l’estraneo, come sottolineato dai tragici fatti di queste ore, ecco che io sento di poter dire che sì, come si suol dire, ‘la paura fa 90’. Ma la gentilezza, l’accoglienza, la condivisione, fanno 1.000”, racconta lo stesso Petrini.
Durante i cinque giorni di evento, agricoltori, pastori, pescatori, produttori, cuochi ed educatori provenienti da ogni parte del mondo, condivideranno con i loro ospiti piccoli gesti quotidiani, usi e tradizioni, scambiando saperi e tessendo amicizie. Della rete di accoglienza messa in moto da Slow Food fanno parte anche associazioni di categoria come Coldiretti, che ospita fin dalla prima edizione di Terra Madre nel 2004, e che quest’anno ha dato disponibilità per accogliere circa 300 delegati; anche la Confederazione italiana agricoltori, per la prima volta quest’anno metterà a disposizione 200 posti letto.
“Si tratta di un risultato enorme, che testimonia ancora una volta l’affetto dei torinesi e dei piemontesi verso Terra Madre Salone del Gusto e verso la grande rete delle Comunità del cibo, una grande famiglia fatta di storie, di volti e di mani che, in 170 Paesi in tutto il mondo, lavorano e combattono per garantire cibo buono, pulito e giusto non soltanto a noi, ma soprattutto ai nostri figli. Una famiglia di cui tutti facciamo parte, perché il diritto al piacere del cibo vero è un diritto che ci rende tutti fratelli, e fa di tutti noi i protagonisti di un cambiamento necessario”, ha precisato Petrini.
Dal 22 al 26 settembre, i delegati di Terra Madre presenteranno e racconteranno al pubblico la biodiversità della loro terra nel Parco del Valentino e nell’area dedicata ai Presìdi Internazionali Slow Food.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A vent’anni dalla prima edizione, come si fa a rendere il meno impattante possibile sull’ambiente un evento che coinvolge ogni anno migliaia di delegati ed espositori e decine di migliaia di visitatori? Slow Food ci ha pensato da tempo, con il Systemic Event Design (SEeD), un progetto sviluppato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e
Una sfida nuova per Slow Food, un momento inedito per Torino. Dall’unico padiglione del Lingotto affittato nel ’96 a un’intera città disseminata di eventi, di stand di cibo, di espositori: è l’imminente edizione di Terra Madre – Salone del gusto di Slow Food, dal 22 al 26 settembre 2016. Per la prima volta Terra Madre –
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
A settembre Torino ospiterà nuovamente Terra Madre Salone del Gusto, l’evento internazionale di Slow Food dedicato al cibo buono, pulito e giusto. Con tante novità.
Una rete di migliaia di orti familiari. Giovani e giovanissimi agricoltori con la volontà di creare realtà funzionali e concrete di agricoltura sostenibile. Questo è il futuro dell’Africa secondo Slow Food.