Il solare è la fonte più conveniente. Carbone e gas sempre più in crisi
In impianto fotovoltaico a inseguimento. Foto via John Greim/LightRocket via Getty Images.
Anche se non era ufficiale, se ne parlava da tempo. Ed è durante gli ultimi giorni del 2016 che arriva la conferma: il fotovoltaico è oggi la fonte rinnovabile a livello globale più economica ed in grado di competere con le fonti fossili, in particolare carbone e gas. Lo rivela l’ultimo rapporto pubblicato da Bloomberg
In impianto fotovoltaico a inseguimento. Foto via John Greim/LightRocket via Getty Images.
Anche se non era ufficiale, se ne parlava da tempo. Ed è durante gli ultimi giorni del 2016 che arriva la conferma: il fotovoltaico è oggi la fonte rinnovabile a livello globale più economica ed in grado di competere con le fonti fossili, in particolare carbone e gas.
Un impianto a terra in Cina, da 3 MW. Foto via VCG.
Lo rivela l’ultimo rapporto pubblicato da Bloomberg New Energy Finance, chiamato Climatescope, all’interno del quale si legge come la caduta dei prezzi dei pannelli e la crescita di nuove installazioni nei Paesi emergenti abbia dato la spinta decisiva al solare. L’energia elettrica prodotta da fotovoltaico sarebbe quindi più competitivaanche a livello economico, superando l’eolico e competendo con carbone e gas naturale.
Climatescope 2016 e il futuro dell’energia
Un panorama a rinnovabili, quello dipinto dal rapporto di uno dei centri finanziari più importanti del pianeta. Secondo il documento il solare ha visto un incremento degli investimenti del 43 per cento solo nel 2015, superando quota 7 miliardi di euro. E tutto ciò senza sussidi.
Un impianto in una guest house nella favela Morro, a Rio de Janeiro. Foto via Ricardo Funari/Brazil Photos/LightRocket via Getty Images.
A guidare la rivoluzione energetica sono indiscutibilmente i Paesi in via di sviluppo, l’America latina e i mercati asiatici come Cina e India. La capacità installata solo in queste due nazioni è la più alta di tutti gli altri messi insieme e presi in considerazione dal rapporto: “Un totale di 62 GW di energia eolica, solare, mini idroelettrica e di impianti a biomassa sono stati commissionati nei 10 Paesi durante l’anno”, si legge nel comunicato.
“La Cina è al centro di questa performance e ha registrato un altro anno record, pur essendo nel bel mezzo di profonde riforme del settore energetico. L’India ha installato 7,9 GW nel 2015 e la transizione energetica sta guadagnando terreno anche in Pakistan, con 758 MW in gran parte eolici e solari”. Non solo, ma sono proprio quei Paesi con una rete insufficiente a coprire la domanda ad avere le più rosee prospettive: il solare e l’eolico possono produrre elettricità anche off-grid.
Punto di svolta
È vero, vento e Sole non sono sempre disponibili o presenti. Per questo carbone e gas naturale, nel mix elettrico, avranno ancora un ruolo negli anni a venire. Ma questo avrà un peso sempre minore. “Siamo entrati nell’era del fotovoltaico a basso costo”, assicura il presidente di Bloomberg New Energy Finance, Michael Liebrech. E a conferma di questo ci sono i numeri, a livello globale: solo nel 2015, per la prima volta, si è installata più capacità elettrica da fonti rinnovabili che da tutte le altre fonti fossili messe insieme. Se per il petrolio si parla di “picco”, per indicarne la fine, oggi siamo di fronte ad un vero “punto di svolta”, per le rinnovabili.
Le enormi riserve di combustibili naturali formatisi nel corso dell’evoluzione del nostro pianeta, sedimentate nelle profondità della crosta terrestre e lì conservate per milioni di anni, le stiamo bruciando tutte in un secolo. Petrolio, carbone e gas metano coprono oggi l’80% del fabbisogno energetico mondiale; un altro 6% circa è coperto da materiale fissile (essenzialmente
Il 2014 ha segnato il giro di boa, i vantaggi legati alla generazione di energia solare superano i costi ambientali legati alla produzione dei pannelli
Un impianto solare nel deserto dell’Arizona darà energia a 14 basi navali americane. Il governo Usa vuole ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Basteranno 56 dollari l’anno per fornire energia elettrica a un’abitazione africana, grazie al calo dei costi del fotovoltaico e allo sviluppo delle tecnologie.
Le isole italiane come laboratorio per le rinnovabili. È questo che potrebbero diventare grazie ai molti progetti avviati negli ultimi anni e che puntano alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili per la produzione di energia elettrica da parte delle piccole isole italiane. L’ultima in ordine cronologico è la campagna di crowdfunding “Accendiamo il sole”,