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Il visionario Escher a Milano, la mostra a Palazzo Reale
Ha girato con successo parte dell’Italia, e ora Escher a Milano è in mostra a Palazzo Reale con 200 significative opere che raccontano la sua poliedrica carriera. L’artista olandese ha esplorato l’infinito e raggiunto il paradosso affermandosi come una delle più moderne menti del 900. Da non perdere questo viaggio nel suo mondo, fino al
Ha girato con successo parte dell’Italia, e ora Escher a Milano è in mostra a Palazzo Reale con 200 significative opere che raccontano la sua poliedrica carriera. L’artista olandese ha esplorato l’infinito e raggiunto il paradosso affermandosi come una delle più moderne menti del 900. Da non perdere questo viaggio nel suo mondo, fino al 22 gennaio 2017.
L’occhio di Escher a Milano
Le sue opere sono molto riconoscibili, uniche, forse destabilizzanti. Sono capaci di insinuare dubbi, di far scaturire domande, le più profonde ma hanno anche il grande pregio di creare connessioni remote, azionare pensieri nascosti, rivelare percorsi differenti.
Sono in mostra le famose “Mano con sfera riflettente”, “Relatività (o Casa di scale)”, “Metamorfosi e Belvedere”, ma anche esperimenti scientifici, giochi e approfondimenti didattici che consentono ai visitatori di ogni età di comprendere le invenzioni spiazzanti, le prospettive impossibili, gli universi apparentemente inconciliabili che si armonizzano in una dimensione artistica unica.
Maurits Cornelis Escher è nato in Olanda nel 1898 e ha vissuto sino al 1972. Ha viaggiato molto e ha conosciuto, apprezzato e vissuto anche in Italia, paese che lo influenzò come tutti quelli che visitò nella sua vita. A Ravello incontrò per la prima volta Jetta Umiker, la giovane svizzera che diventerà sua moglie a Viareggio con la quale poi si trasferì nel Lazio – a Frascati prima e Roma poi. Proprio l’artista definirà quel periodo “…gli anni migliori della mia vita”.
Quando soggiornò in Spagna invece, in particolare a Granada con la sua splendida Alhambra, gli arabeschi e i motivi grafici ricorsivi che adornano gli interni del complesso residenziale lasciarono un’impronta profonda sulla fantasia di Escher, che li rielaborerà nelle sue tassellazioni. Entrambi i viaggi dunque, il suo quotidiano reale, diventano nella sua forma artistica un mondo futuribile e della mente che spesso ha poco a che fare con la realtà. Questo forse il segreto della presa emotiva che tutte le sue opere scaturiscono – siano incisioni su legno, litografie o mezzetinte.
La mostra di Milano
Artista poliedrico per eccellenza ma anche contemporaneo ante litteram, Escher utilizza, tra gli altri, i numeri, la geometria e la matematica come chiavi di lettura per esprimere il suo universo creativo; ma il suo genio è complesso e attinge a piene mani a vari linguaggi fondendoli in un nuovo moderno percorso che costituisce un originale unicum nel panorama della storia dell’arte di tutti i tempi. E la sua poliedricità emerge chiaramente in questa mostra, divisa in sei sezioni:
- La formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau
- Dall’Alhambra alla tassellatura
- Superfici riflettenti e struttura dello spazio
- Metamorfosi
- Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio
- Economia escheriana ed eschermania
Il plus di questa esposizione è, a nostro parere, la collaborazione con StudioAzzurro – da sempre un punto di riferimento della creazione artistica legata alle nuove tecnologie: lungo il percorso di mostra, in una stanza quadrata scorrono, a diverse altezze, quattro rampe di scale. Scale sognanti è una poetica istallazione, che suggerisce l’opera di Escher Relatività (o Casadiscale, 1953), dove un universo profondo affonda sotto i piedi del visitatore. Un’esperienza interattiva unica ed emozionante.
La mostra a Palazzo Reale è aperta con i seguenti orari: lunedì 14,30 – 19,30, martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9,30 – 19,30, giovedì e sabato 9,30 -22,30. Il biglietto costa 12 euro.
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