I sogni più lunghi e più facili da ricordare sono quelli fatti nelle prime ore del mattino o appena prima di svegliarsi: è bene puntare una sveglia (dal suono discreto) mezz’ora prima del momento di alzarsi.
Il libro dei sogni
Ogni singolo sogno
Il libro dei sogni comincia con un quaderno a fogli mobili, una penna e una lucina accanto al letto. Serve a ricordare i sogni, a registrarli appena prima che la coscienza della veglia li faccia sparire come carta nel fuoco. Ma non solo. La concentrazione quotidiana sull’attività onirica amplia la percezione del nostro inconscio, inaugura una migliore comunicazione, a due vie, fra i diversi emisferi cerebrali. Riuscire a tenere un diario dei sogni, per un periodo di tempo abbastanza lungo, consente di comprendere il nostro personalissimo linguaggio simbolico, di riconoscerne le costanti e i ritornelli: si può tracciare una mappa del paesaggio interiore, altrimenti inaccessibile se non per brevi e spesso incomprensibili incursioni.
Per prima cosa è bene segnare data e titolo. Poi, rapidamente, l’emozione di fondo e la trama, saltando i punti mancanti, scrivendo in modo quasi stenografico. Questo va fatto appena svegli, quasi nel dormiveglia. Più con calma, poi, si aggiunge ogni dettaglio, dall’ambientazione alle associazioni e sensazioni. Si può arricchire il resoconto con dei disegni, con foto o immagini ritagliate, oppure poesie o ricordi. E anche con pezzi di diario della veglia, sempre in senso simbolico-emozionale.
Ogni personaggio del sogno è una parte di se’ da riconoscere. Si noterà che alcune atmosfere, oppure dei fatti o degli oggetti, tendono a riproporsi più volte. Ad esempio una casa, o guidare, o gli ombrelli. Non serve cercarne il significato subito, basta registrare il simbolo, e osservare come si ripresenta, per sentirne il messaggio in modo non razionale. Si può così stilare una specie di dizionario dei simboli personali e universali. Emergeranno inoltre anche di giorno, sorprendendoci, nel fenomeno della sincronicità.
Come approfondire le tematiche che emergono dal libro dei sogni
La sincronicità
Fenomeno misterioso ed affascinante, l’evento sincronico collega per un istante il mondo del sogno e quello della veglia, lasciandoci sorpresi ma come benedetti dall’incontro.
I sogni ricorrenti
Come un avvertimento ripetuto, il sogno ricorrente ripropone un messaggio finché non viene recepito, oppure sino al mutare del panorama interno.
Ho sognato di volare
Forse quello di volare è uno dei sogni più belli. E più strani: perché riproduce un’esperienza mai vissuta nella realtà. La ricerca scientifica ne ha spiegato l’accadere, ma non il significato.
I simboli nei sogni
La maggior parte delle immagini che incontriamo nei sogni sono simboli ricchi di significato: ognuno di noi ha un proprio mondo di riferimenti personali, solo suoi. Altri sono universali, legati alla specie umana.
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Il sogno è sempre stato oggetto di una intensa attività interpretativa, come luogo di premonizioni e rivelazioni, spesso legate all’esperienza religiosa.
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La scoperta in ipnosi di un trauma infantile rimosso libera magicamente il protagonista dalle sue angosce, o più semplicemente un medico dà un comando
Intervista a Peter Schellenbaum, psicanalista junghiano di fama mondiale, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Vivi i tuoi sogni” in cui sottolinea la funzione ispiratrice e creativa dei messaggi della notte.
Come un avvertimento ripetuto, il sogno ricorrente ripropone un messaggio finch
La maggior parte delle immagini che incontriamo nei sogni sono simboli ricchi di significato: ognuno di noi ha un proprio mondo di riferimenti personali, solo suoi. Altri sono universali, legati alla specie umana.
I sogni si pongono come un ponte fra corpo e mente: possono suggerire diagnosi, offrire rivelazioni sul decorso e perfino sulla terapia della malattia.