Con l’arrivo dell’estate e dell’afa non poteva scegliere periodo migliore Ilaria Corli per cominciare il suo viaggio in bicicletta da Ferrara a Nordkapp. Cominciando proprio con il solstizio d’estate: partenza alla mezzanotte in contemporanea con la Bike Night Ferrara – Mare, in compagnia di chi ha voluto seguirla per il primo tratto della sua avventura.
Con l’arrivo dell’estate e dell’afa non poteva scegliere periodo migliore Ilaria Corli per cominciare il suo viaggio in bicicletta da Ferrara a Nordkapp. Cominciando proprio con il solstizio d’estate: partenza alla mezzanotte in contemporanea con la Bike Night Ferrara – Mare, in compagnia di chi ha voluto seguirla per il primo tratto della sua avventura.
Appassionata di triathlon, podismo e ciclismo endurance, si è successivamente dedicata al cicloturismo, grazie anche alle cose che ha visto su Youtube. La sua avventura su due ruote vuole anche essere motivo di solidarietà, vista la collaborazione con l’Associazione donatori midollo osseo (Admo) e l’Avis, l’Associazione volontari italiani sangue.
Il viaggio dovrebbe durare circa un mese, una media di ben 140 km a tappa per 4500 km totali. Previsto l’arrivo a Capo Nord per il 22 luglio. Ilaria Corli sta trasportando con la sua bici anche un piccolo rimorchio che le avrebbe potuto permettere di portare con sé fino a 30 kg, “anche se porterò il minimo indispensabile per risparmiare le forze” ha scritto sulla sua pagina Facebook.
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Durante il viaggio sta appuntando qualche aneddoto per ogni tappa, sia scrivendo sia con foto o dei piccoli video, senza commento, realizzati durante le pedalate. Quando si ferma a mangiare in qualche ristorante o locanda pubblica scatta anche le foto dei piatti che ha mangiato, un modo per concedersi una comodità rispetto al classico panino.
Ilaria Corli ha già incontrato un compagno di viaggio, nelle prime tappe italiane: Artemio. Ha pedalato con lei per 50 km nella quarta tappa da Gemona a Feldkirchen (Austria), facendola passare sulla ciclabile dove passava una vecchia ferrovia e offrendole la colazione.
In Repubblica Ceca non è riuscita a incontrare qualcuno che sapesse l’inglese, però ha potuto godere di un gesto di generosità come ha spiegato lei stessa: “Quando mi sono fermata a pranzo, il primo in una locanda in alternativa ai soliti panini, i gestori, incuriositi dal mio viaggio, mi hanno voluto offrire il pranzo”.
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