Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Internet delle cose. Le auto del futuro saranno miniere d’oro di dati
Secondo una ricerca dello Uk Department of Transport si attende un progresso entusiasmante per le tecnologie in-car. È previsto che il tasso di adozione di nuove tecnologie nelle auto crescerà notevolmente già entro i prossimi anni. Quindi, mentre le auto erano considerate fino a qualche tempo fa isole oscure della comunicazione, vanno ora evolvendosi come
Secondo una ricerca dello Uk Department of Transport si attende un progresso entusiasmante per le tecnologie in-car. È previsto che il tasso di adozione di nuove tecnologie nelle auto crescerà notevolmente già entro i prossimi anni. Quindi, mentre le auto erano considerate fino a qualche tempo fa isole oscure della comunicazione, vanno ora evolvendosi come hub di connettività voce e dati.
Il valore industriale della connettività nel settore delle auto attualmente è 18 miliardi di dollari annui ma crescerà fino a 39 miliardi di dollari entro 4 anni secondo le previsioni di Gsma Research – un consorzio di provider e aziende di telecomunicazione – con veicoli capaci di incorporare cloud computing, wireless e Gps. Secondo un rapporto di Telefónica, il numero di veicoli dotati di una connettività built-in crescerà dall’attuale 10% del mercato globale a un clamoroso 90% già nel 2020.
Le potenzialità di questi sistemi sono ben riassunte da Ben Rossi di Information Age:
Immagina che la tua auto sia completamente connessa con Internet. Potrebbe offrire differenti rotte in caso di strade trafficate, darti notifiche sulla velocità di crociera e consigli sullo stile di guida, darti una mano a trovare parcheggio e connetterti con il tuo smartphone per diffondere la musica che preferisci, con una capacità sempre più precisa di riconoscimento vocale. Per non parlare del fatto che le ambulanze potrebbero percorrere le strade in modo agevolato, perfino inviando in ospedale in anticipo tutti i dati del paziente che stanno trasportando.
Esistono start-up che già offrono alle aziende la possibilità di monitorare la flotta auto, lo stato di manutenzione dei veicoli, la sicurezza della loro guida, l’efficienza e i risparmi di benzina con la scelta dei migliori itinerari.
Quest’anno la Application Developers Alliance ha identificato cinque aree – casa, automotive, shopping, produzione industriale, apparrecchi portatili – che saranno più influenzate dallo sviluppo dell’Internet delle cose. Nel libro bianco Automotive as a Microcosm of IoT, che raccoglie numerose interviste con leader di industria per identificare i modi in cui saranno sviluppate le app nel prossimo futuro, queste sono gli ambiti di azione con le maggiori potenzialità: – far andare app nel sistema di infotainment interno al veicolo – collegare ancora meglio l’auto con lo smartphone – accedere da remoto al veicolo – consentire ai meccanici l’accesso ai dati tramite una porta di on board diagnostics.
Liz Kerton, direttore di Autotech Council, afferma:
Standardizzare le interfacce e ridurre al minimo il tempo in cui il guidatore stacca lo sguardo dalla direzione di guida diventano due nuove priorità, con l’aumento della connettività delle auto. Serve sempre più favorire un dialogo tra imprenditori, sviluppatori e fornitori. Gli utenti possono già aprire le serrature delle loro auto, controllare lo stato delle batterie, trovare dove sono parcheggiate, attivare il climatizzatore a distanza, ma questo è solo l’inizio.
Mentre la nostra auto dialogherà col nostro telefono, condividerà con gli amici l’itinerario che stiamo percorrendo e suonando in streaming l’ultimo album dei Coldplay, intanto raccoglierà e distribuirà una massa di informazioni utili per i produttori e per gli altri automobilisti. Già oggi le automobili sono dotate di sensori e di terminali capaci di captare le condizioni della strada, la temperatura, la pioggia, la distanza con le altre auto e gli oggetti. Domani, queste informazioni saranno trasmesse per contribuire a mappare la realtà che ci sta intorno. E, speriamo, a migliorarla.
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