Un break in autunno in Baviera: splendidi trekking nei boschi, deliziose cittadine storiche, arte e cultura.
La Riviera del Conero, ovvero il “gomito d’Italia”
Situata in posizione intermedia tra le spiagge adriatiche predilette dagli stranieri, ovvero il litorale romagnolo a nord e la costa salentina a sud, la riviera del Conero schiude uno scenario naturale inconfondibile in cui coesistono colline, boschi, sentieri verdi, città d’arte, insenature rocciose e soprattutto spiagge e fondali marini colorati. Il Monte Conero (572
Situata in posizione intermedia tra le spiagge adriatiche predilette dagli stranieri, ovvero il litorale romagnolo a nord e la costa salentina a sud, la riviera del Conero schiude uno scenario naturale inconfondibile in cui coesistono colline, boschi, sentieri verdi, città d’arte, insenature rocciose e soprattutto spiagge e fondali marini colorati.
Il Monte Conero (572 mt) attorno al quale sorge il Parco Regionale omonimo, crea un promontorio a picco sul mare che, a mo’ di cupola verde scuro, divide nettamente la linea costiera adriatica in due tratti diversamente orientati, aggiudicandosi così il bizzarro soprannome di “gomito d’Italia”. La stessa denominazione del luogo sembra connessa ai suoi tratti naturalistici dominanti, poiché secondo l’ipotesi etimologica più accreditata, “Conero” deriverebbe dal greco kómaros, cioè corbezzolo, albero mediterraneo dai frutti rossi tipicamente diffuso nei boschi locali. Dunque il “monte dei corbezzoli” vanterebbe un’origine strettamente collegata a quella della città di Ancona, città dorica fondata nel IV secolo a. C. da una colonia di greci siracusani.
E se Ancona, con il suo Arco di Traiano, la sua Cattedrale di San Ciriaco, il Parco del Cardeto col cimitero ebraico o gli eventi culturali che si svolgono all’ombra della Mole Vanvitelliana, costituisce l’anfiteatro naturale della Riviera, numerose altre cittadine e borghi contribuiscono a creare atmosfere e suggestioni storico-paesaggistiche uniche: da Sirolo, perla dell’Adriatico con i suoi caratteristici teatri (Teatro Cortesi e Teatro alle Cave) fino a Numana, con le sue indimenticabili spiagge selvagge e le sue tartarughe marine, senza tralasciare il cosiddetto “salotto della Riviera”, ovvero Porto Recanati, col Castello Svevo –all’interno del quale sorge l’arena dedicata al mitico tenore Beniamino Gigli-, il Museo del Mare e il Palio di San Giovanni.
E poi ancora Potenza Picena, con la cinquecentesca Villa Buonaccorsi, Loreto e il suo santuario, Osimo e le sue grotte, Camerano e la festa del Rosso Conero, Castelfidardo e la manifattura artigianale della fisarmonica, passando per Filottrano, Montefano, Offagna, Agugliano, Polverigi e numerosi altri preziosi piccoli centri.
Un itinerario vacanziero ideale per chi voglia coniugare spiagge e panorami incantevoli con la scoperta di gioielli storico-artistici tra i più significativi del Belpaese.
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