Pezzi unici che conservano la patina del tempo e la memoria della loro storia con legni e metalli di recupero: è il progetto di design sostenibile di Algranti Lab.
Perché il nuovo Design museum di Londra è la cattedrale del design e dell’architettura
Apre il New design museum di Londra nella nuova sede di High Street Kensington. Dal 24 novembre il pubblico potrà visitare il museo la cui superficie è stata triplicata rispetto alla versione precedente e che mira ad essere “la cattedrale del design e dell’architettura“, come ha affermato il suo fondatore, il designer Terence Conran, classe 1931. Un obiettivo ambizioso, ma
Apre il New design museum di Londra nella nuova sede di High Street Kensington. Dal 24 novembre il pubblico potrà visitare il museo la cui superficie è stata triplicata rispetto alla versione precedente e che mira ad essere “la cattedrale del design e dell’architettura“, come ha affermato il suo fondatore, il designer Terence Conran, classe 1931. Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile, visto che il è già uno dei musei più seguiti su Twitter.
Una nuova struttura sostenibile
Nato nel 1982, ma diventato completamente indipendente nel 1989 quando è stata trovata una sede stabile e officiale, il Design museum ne ha fatta di strada: dalla sede in un ex deposito di banane a Shad Thames, a sud-ovest di Londra, a quella nuova nel pieno cuore della capitale britannica, in un edificio modernista degli anni Sessanta di cui è stato mantenuto il soffitto grazie a un lungo processo di recupero. Oma, Aliens and Morrison e Arup, tre importanti studi di architettura, si sono occupati degli esterni, mentre l’architetto John Pawson ha progettato gli interni, cimentandosi per la prima volta col progetto di un museo.
Un atrio minimalista con pavimenti in legno chiaro di quercia accoglie i visitatore al piano terra, aprendo la vista sugli altri due piani e sulla struttura originaria del tetto a parabola. Definito come low carbon building, ossia un edificio a basso consumo e produzione di carbonio, il New design museum vanta un sofisticato sistema che permette di controllare e regolare l’illuminazione anche in base alle persone che transitano negli spazi espositivi, assieme al riscaldamento e la ventilazione, permettendo così di ridurne l’uso.
Designer maker user
All’ultimo piano si trova la mostra permanente, per la prima volta ad ingresso gratuito: mille oggetti che come racconta Deyan Sudjic, direttore del museo, non sono esposti cronologicamente, ma secondo le problematiche che affrontano. Ad accogliere i visitatori una parete larga sei metri con oggetti selezionati dal pubblico attraverso una piattaforma online, il Crowdsourced wall. Per interrogarsi su cosa sia il design e sulla sua importanza nella vita quotidiana, dal punto di vista appunto del designer, ovvero della persona che crea l’oggetto, e del fruitore finale. Oggetti che spaziano da un prototipo del treno della nuova metropolitana di Londra al Walkman della Sony, da un modello di Kalashnikov alla macchina da scrivere Valentine dell’Olivetti.
Fear and love: Reactions to a complex world, la mostra
La prima esposizione temporanea, situata al piano terra, è uno specchio dei nostri tempi. 11 designer esplorano una varietà di problematiche che ispirano paura e amore allo stesso tempo. Ed è in questa sezione che si parla, anche, di sostenibilità. Tra le installazioni, Fibre market della product designer olandese Christien Meindertsma che esplora il potenziale del riciclo dei tessuti, in particolare della lana, partendo da una critica del modello di fast fashion, ovvero quella moda in cui la produzione avviene più velocemente e al minor costo possibile in modo da cavalcare l’onda delle tendenze del momento. Lavorando su mille maglioni di lana scartati e sperimentando una prima generazione di macchine in grado di separare i vestiti in base ai colori ed ai tessuti, la designer trasforma le fibre in una colorata presenza all’interno della mostra.
Arquitectura Expandida è invece un collettivo colombiano di architetti attivisti, che opera soprattutto nella comunità di Ciudad Bolivar, uno dei quartieri più poveri e più violenti della capitale Bogotà, creando strutture per le persone più svantaggiate. L’installazione consiste nella riproduzione di una scuola, Potocinema, realizzata con materiali locali, ossia bambù e lastre di policarbonato. In questo centro viene insegnato ai ragazzi come realizzare video, alcuni dei quali vengono proiettati all’interno dell’installazione londinese, per aiutarli a allontanarsi dalla delinquenza e dalle gang.
Wuyong o Useless è un progetto della fashion designer cinese Ma Ke, la quale crede in una forte relazione tra i vestiti e le tradizioni rurali della sua terra, e nell’abbandonare il consumismo e la fast fashion. Dopo dieci anni nel mondo della moda, Ma Ke ha fondato la sua impresa sociale che lavora con donne delle zone montuose del sudovest della Cina focalizzandosi sui metodi tradizionali per la produzione dei vestiti. L’installazione è composta da dieci capi, tra cui Mother Earth, un vestito che poggia su un letto di terra.
Designer in residence
Per il nono anno consecutivo torna Designers in residence, il programma che dà spazio a designer emergenti, le cui creazioni si trovano al secondo piano del museo. Quest’anno ne sono stati selezionati quattro, tra cui l’italiano Andrea De Chirico che presenta Superlocal, un progetto che esplora le potenzialità della produzione locale, alla ricerca di soluzioni sostenibili che permettano di lavorare a contatto con la comunità. Esposti alcuni modelli di asciugacapelli realizzati ad Eindhoven, in Olanda, i cui pezzi sono stati tutti creati in un’area di produzione di 4,5 chilometri, e alcuni modelli di sgabelli, anch’essi prodotti in pochi chilometri nella zona ovest di Londra.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Gli eventi da non perdere del Fuorisalone 2019, una selezione delle migliori feste gratuite (o quasi) per godere pienamente della Design Week di Milano dall’8 al 14 aprile.
Il design sostenibile è uno dei temi centrali dei progetti, delle esposizioni e degli eventi da non perdere durante il Fuorisalone 2019, che si tiene Dall’8 al 14 aprile. Ecco i migliori, divisi per zone.
Paola Antonelli, curatrice della XXII Triennale di Milano, sul rendere il design accessibile a tutti
Paola Antonelli del Moma di New York è una delle persone più influenti nel campo del design. Ci racconta come la mostra Broken nature alla Triennale di Milano, di cui è curatrice, è un’evoluzione naturale del suo percorso.
L’Italian design day è giunto quest’anno alla sua terza edizione e viene celebrato ufficialmente oggi 20 marzo in tutto il mondo secondo la formula consolidata di 100 ambasciatori del design – architetti, designer, giornalisti, registi che si faranno porta bandiera internazionali del nostro paese e del nostro “sistema design” in 100 città. Nelle sedi di consolati, ambasciate, istituti italiani di
Considerato l’ultimo maestro di una generazione insuperata della produzione creativa italiana, Alessandro Mendini, nato nel 1931, ha esercitato un’enorme influenza sulle tendenze estetiche del design anche a livello internazionale con le sue opere che spaziano dall’architettura al disegno industriale, dai pezzi unici all’arte, dalle performance agli scritti teorici. Ha diretto le riviste Modo, Casabella, Domus e Ollo, e creato gruppi
Broken nature è la grande mostra che segna la 22esima Triennale di Milano, sui legami compromessi che uniscono le persone alla natura, e sulle soluzioni per ricostituirli.
L’archivio di Renzo Piano a Genova, raccontato anche in un documentario, custodisce i progetti del grande architetto. Per avvicinare i giovani all’opera al lavoro creativo che è come “guardare nel buio senza paura”.
I colori dell’anno 2019 presentati dalle aziende Sikkens e Pantone, rispettivamente Spiced honey e Living coral, sono accomunati da una vena di ottimismo e faranno da guida al mondo del design e della moda.