Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Pneumatici sostenibili con gusci d’uovo e bucce di pomodoro
La scoperta arriva dagli Stati Uniti: con gli scarti alimentari dei gusci d’uovo e delle bucce di pomodoro (a sostituzione del Carbon Black) si potrebbero produrre pneumatici più sostenibili.
Gli pneumatici del futuro? Potrebbero essere prodotti con gusci d’uovo e bucce di pomodoro. I ricercatori della Ohio State University hanno scoperto infatti che combinando la polvere ottenuta dalla macinazione del guscio delle uova (dalle proprietà porose) e dall’essicazione della buccia del pomodoro (riempitiva e resistente alle alte temperature) si ottiene un nuovo materiale in grado di sostituire il Carbon Black, un derivato del petrolio che compone il 30 per cento di una gomma per auto (e che è responsabile del suo colore nero).
Un nuovo materiale per gli pneumatici
Il nuovo materiale scoperto per rinforzare la mescola degli pneumatici ha un colore rossastro-marroncino, è gommoso, resistente, più flessibile di quello utilizzato attualmente e supera gli standard per le prestazioni industriali. Un’altra strada per la produzione degli pneumatici più sostenibili ed ecocompatibili sembra così aperta: una notizia più che positiva data la storica difficoltà di smaltire gomme in disuso. Senza contare poi che la produzione di pneumatici con scarti alimentari (che diventano così da problema a risorsa) avrebbe un costo inferiore rispetto a quella che utilizza materiali derivati dal petrolio e ridurrebbe la dipendenza dall’oro nero.
Pneumatici: una piattaforma per segnalare gli illeciti
Un’altra novità che riguarda gli pneumatici arriva dall’Italia ed è una piattaforma attraverso cui si possono fare segnalazioni anonime sugli illeciti che si verificano nella filiera degli pneumatici, dalla vendita alla riparazione allo smaltimento. CambioPulito, così si chiama il progetto, è stato promosso dai consorzi di filiera per la gestione degli pneumatici fuori uso (Ecopneus, EcoTyre e Greentire), che gestiscono circa l’85 per cento del totale nazionale, da Legambiente e dalle associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Airp e Federpneus. L’accesso, attraverso una password, è permesso agli aderenti all’iniziativa che potranno denunciare situazioni di irregolarità per cui, se necessario, sarà richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine.
Dal riciclo alla produzione sostenibile
Ogni anno vengono immesse illegalmente sul mercato circa 20-30 mila tonnellate di pneumatici che causano un ammanco di contributi ambientali per 12 milioni di euro, oltre ai costi necessari per ripulire il territorio dagli abbandoni. Fortunatamente negli anni le idee per riciclare gli pneumatici non sono mancate: dall’utilizzo di gomme fuori uso per campi da calcio, palestre, piste da atletica, allo smaltimento nel forno a microonde per ottenere i componenti riciclabili. Da un po’ di tempo si pensa anche a come produrli in modo più ecosostenibile. E bucce di pomodoro e gusci d’uovo sembrerebbero davvero una bella soluzione. Intanto, in attesa che la scoperta ottenga il brevetto, i ricercatori stanno pensando anche a come migliorare il colore del nuovo materiale.
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