Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Quando entrerà in produzione la Toyota a idrogeno
L’idrogeno è sempre stato un vettore di idee, oltreché di energia. Ha sempre suscitato interesse, curiosità, per il desiderio di muoversi in auto con una spinta pulita, pura. Ed emissioni di vapore acqueo. La tecnologia a idrogeno è stata sperimentata su diverse vetture e in diverse forme, dalla combustione interna alle fuel-cell, ed è proprio
L’idrogeno è sempre stato un vettore di idee, oltreché di energia. Ha sempre suscitato interesse, curiosità, per il desiderio di muoversi in auto con una spinta pulita, pura. Ed emissioni di vapore acqueo. La tecnologia a idrogeno è stata sperimentata su diverse vetture e in diverse forme, dalla combustione interna alle fuel-cell, ed è proprio quest’ultima che probabilmente vedrà per prima la luce.
L’attitudine pionieristica di Toyota, già inaugurata con l’ibrida Prius presentata nel 1997, si conferma con l’idrogeno. È stata presentata al Salone di Tokio di novembre 2013 e al Ces 2014 di Las Vegas la Fcv, berlina prototipo a quattro porte e con quattro posti lunga quasi 4,9 metri che anticipa l’auto di serie. Si guiderà come un qualunque modello elettrico dotato di cambio a variazione, si mette la leva su “D”, si preme sull’acceleratore e si parte. L’idrogeno fluirà dai serbatoi alle fuel cell, le celle a combustibile, dove reagendo con l’ossigeno dell’aria creerà la corrente che fa girare il motore elettrico. Dai tubi di scappamento uscirà vapore.
L’autonomia. I due serbatoi di idrogeno sono uno sotto il divanetto e uno sotto al bagagliaio, le celle a combustibile sono sotto i sedili anteriori. L’autonomia, secondo Toyota, sarà quasi 500 km con un pieno di idrogeno.
Il prezzo. La prima Toyota a idrogeno di serie sarà “soltanto” 73mila euro ma i prezzi caleranno nel giro di pochi anni, perché Toyota dichiara di avere già fatto passi da gigante, visto che il costo di un’unità fuel cell (celle a combustibile, serbatoi per il gas e inverter) è passato da circa un milione di dollari nel 2007 a un prezzo previsto di 50.000 dollari nel 2015. Entro il 2020 il prezzo delle auto a idrogeno dovrebbe ulteriormente scendere. Le auto a idrogeno saranno quindi più competitive di quelle elettriche a livello di prezzi entro il 2030. Secondo il responsabile del reparto ricerca e sviluppo del Gruppo giapponese, Soichiro Okudaira, la stimata e considerevole riduzione dei costi aiuterà Toyota a commercializzare tra le 5.000 e le 10.000 unità delle fuel cell appena la Fcv andrà in produzione in serie nei primissimi mesi del 2015. Toyota lavorerà anche sulla leggerezza dei componenti e per arrivare a fissare un listino attorno ai 45 mila euro per il 2030.
Le stazioni di rifornimento. La commercializzazione è prevista “dal 2015 nelle zone dove sono presenti delle stazioni di rifornimento” ha dichiarato Hitoshi Nomasa, project manager della Casa giapponese. In Giappone, nella ecocittà modello Toyota Ecoful Town, è attivo un distributore che ricava l’idrogeno dal metano utilizzando energia elettrica, che fornisce gas compresso fino a 70 MPa e fa il pieno nel giro di cinque minuti. L’impianto oggi però costa circa tre milioni di euro e in un giorno riesce a produrre idrogeno solo per una trentina di auto, perché il processo di estrazione dell’idrogeno è alquanto lento. In Europa i Paesi in cui esiste già qualche distributore di idrogeno, spesso accanto a istituti di ricerca e università, sono Germania, Regno Unito e Scandinavia. A Milano doveva entrarne in funzione uno, in quartiere Bicocca, nel 2004. Sono solo pochi, ma qualcosa si muove. A idrogeno.
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